Rai, licenziato Antonio Azzalini, il capostruttura del Capodanno anticipato

Antonio Azzalini è stato licenziato dalla Rai. L’azienda ha risolto il contratto con il capostruttura ritenuto responsabile del Capodanno anticipato su Raiuno. Lo comunica l’azienda che ha spiegato come «gli elementi emersi nel corso dell’istruttoria hanno confermato per l’accaduto la piena responsabilità del dirigente, la cui difesa si è basata su argomentazioni non veritiere».

Antonio Azzalini
ANSA/ FABIO CAMPANA

ANTONIO AZZALINI, IL PRESIDENTE MAGGIONI: «NON UN PROVVEDIMENTO ESEMPLARE»

Secondo quanto trapela da Viale Mazzini Azzalini aveva sostenuto che in Rai fosse usanza diffusa anticipare le trasmissioni, ottenendo un tacito assenso dai suoi superiori. A quanto pare il direttore generale Antonio Campo dall’Orto ha scelto la linea dura proprio in virtù di questa posizione, dopo aver analizzato la relazione del responsabile risorse umane, Valerio Fiorespino. Il dg Rai ha quindi deciso di applicare la massima sanzione disciplinare. Il presidente Rai, Monica Maggiori, ha dichiarato in commissione di Vigilanza riferendosi ad Azzalini «Ha leso l’immagine del servizio pubblico. Non si tratta di un provvedimento esemplare, semplicemente della conseguenza di un comportamento molto grave».

 

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ANTONIO AZZALINI, CAMPO DALL’ORTO: «INAMMISSIBILE OTTENERE UN PUNTO DI SHARE A SCAPITO DELLA FIDUCIA DEI CITTADINI»

Antonio Campo dall’Orto spiegando la situazione in una nota è stato molto più diretto: «Ottenere qualche punto di share in più a scapito del rapporto fiduciario con i cittadini, anche solo con uno di essi, non è ammissibile. La Rai è la casa di tutti ed è costruita proprio su questo legame fondamentale, difeso e custodito quotidianamente dall’impegno appassionato e competente di migliaia di professionisti che lavorano per il Servizio pubblico».

ANTONIO AZZALINI PREANNUNCIA UN RICORSO

Antonio Azzalini ha già fatto sapere che impugnerà il licenziamento comunicatogli dalla Rai in sede giudiziaria: «a tal fine ha dato mandato agli avvocati Domenico D’Amati e Giorgio Assumma di predisporre ogni opportuna iniziativa per la tutela dei suoi diritti, con riferimento ai vizi formali e sostanziali ed alle finalità del provvedimento. Al magistrato sarà chiesto tra l’altro di acquisire i documenti aziendali che sono stati negati alla difesa in occasione del procedimento disciplinare». (In copertina Antonio Azzalini)

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