Morti e scomparse, in Campania è allarme per le persone LGBT

14/07/2017 di Redazione

Casi di omicidi e sparizioni di persone LGBT in Campania spingono l’Arcigay a lanciare l’allarme. Lo riferisce il sito bitchyf.it. «Denunciamo con forza l’esistenza di una  grave urgenza sociale che coinvolge persone Lgbt ancora costrette a confrontarsi con stigma e odio diffuso – afferma Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli – e chiediamo alla magistratura, alla politica territoriale e nazionale e alle forze dell’Ordine di non abbassare la guardia».

Sono quattro i casi che hanno hanno convinto l’Arcigay Napoli e il Coordinamento Arcigay Campania a far scattare l’allarme sicurezza: le morti di Simo e di Oleksandr Pavlenko detto Alex e le sparizioni sospette di Luigi Celentano e Vincenzo Ruggiero. «Circostanze molto differenti tra loro ma sinistramente immerse nello stesso clima di inspiegabile e disperato silenzio», dununcia l’associazione che tutela i diritti delle persone LGBT in Italia.

MORTI DUE GIOVANI LGBT IN CAMPANIA

Il cadavere di Simone, giovane transessuale napoletano, è stato ritrovato i primi di giugno avvolto in una trapunta tra i cassonetti a Forcella, quartiere del capoluogo partenopeo. Il decesso del giovane MtF è ancora avvolto nel mistero, come quello di Alex, al secolo Oleksandr Pavlenko. Ucraino, 23 anni, il ragazzo era sparito lo scorso 30 maggio. La mamma disperata aveva lanciato un appello per ritrovarlo a Chi l’ha visto, nella puntata del 21 giugno. Proprio grazie alla trasmissione televisiva è emerso che Alex era morto poche ore dopo la scomparsa. Il cadavere era stato ritrovato nel bosco di Capodimonte, a Napoli, ma non era stato identificato dalle forze dell’ordine, finchè la notizia della sua scomparsa non è stata diffusa dai media.

Profondamente turbati da queste circostanze, tutti noi continuiamo a chiederci: chi e perché ha legato il corpo di Simo prima di gettarlo tra i rifiuti di via Forcella? Cosa è accaduto ad Alex e perché il suo corpo  è stato ritrovato esanime nel bosco di Capodimonte? Dove sono e in che condizioni si trovano Luigi e Vincenzo e perché non hanno lasciato alcuna traccia della loro fuga, più o meno volontaria? – si legge nell’allarme sicurezza per le persone LGBT in Campania, lanciato dall’Arcigay locale.

Le due persone LGBT sparite sono Luigi Celentano e Vincenzo Ruggiero: «del primo non si hanno notizie dallo scorso 2 febbraio, mentre del secondo dal 7 luglio», spiega bitchyf.it. Anche i loro casi sono finiti a Chi l’ha visto. Ecco l’appello della madre di Vincenzo, pubblicato sulla pagina Facebook della trasmissione.

AGGRESSIONE A UN GIOVANE LGBT IN CAMPANIA

Ieri, l’ultimo episodio di violenza nei confronti di un ragazzo LGBT campano: Simone Manfrellotti, militante di Arcigay Napoli ieri sera, all’uscita dal lavoro, è stato seguito da due uomini adulti vestiti di nero, nei pressi di Porta Nolana, che hanno tentato di trascinarlo via.

Avevo terminato di lavorare – racconta Simone sul sito dell’associazione – e stavo percorrendo una via abbastanza isolata per raggiungere Porta Nolana quando ho avuto la netta percezione di essere seguito da qualcuno. Allora mi sono spaventato e ho alzato il passo ma ho sentito due uomini parlare alle mie spalle e uno diceva all’altro: Chist ne è nat (questo ne è un altro) . In men che non si dica, uno dei due me lo sono ritrovato di faccia, con il cappellino nero che gli copriva il viso, e mi ha iniziato a strattonare stringendomi i polsi con forza per tirarmi verso di loro. Non hanno provato a rapinarmi, volevano portarmi via. Non so dove, ma in quella via ci sono tante stradine strette e isolate in cui è facile far sparire persone. Io mi sono divincolato e, nonostante abbia preso un pugno, sono riuscito a fuggire. Poi una signora mi ha aiutato a calmarmi e a chiamare la polizia

Foto copertina: ANSA / CIRO FUSCO

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