Il curriculum di Gianni Lemmetti è oggetto di ironie stupide

24/08/2017 di Andrea Mollica

Gianni Lemmetti è il nuovo assessore al Bilancio e alle Partecipate del comune di Roma. Il sindaco Raggi ha così sostituito per la decima volta un suo componente di giunta, palesando ancora una volta i molti problemi a consolidare un’amministrazione partita con numerose difficoltà mai arrestatesi.

IL CV DI GIANNI LEMMETTI

Lemmetti è un esponente del M5S molto stimato da Grillo e Casaleggio, per come ha gestito la delicata partita del concordato preventivo di Aamps, la società municipalizzata del comune di Livorno che gestisce il ciclo dei rifiuti.  La città toscana è stata la più importante città amministrata dal M5S prima della conquista di Roma e Torino, e visti i problemi sfociati nell’espulsione del sindaco di Parma Pizzarotti, la prima grande vittoria pentastellata, ha assunto da tempo la dimensione di laboratorio grillino. La nomina di Gianni Lemmetti ha suscitato molte ironie, come spesso capita nei confronti del M5S, per il suo curriculum. Sarcasmo che però appare decisamente fuori luogo. La definizione di cassiere di una discoteca è molto parziale. Lemmetti ha svolto questa mansione presso lo storico locale versiliano Seven Apple anche per pagare i suoi studi in Economia e Commercio e la sua formazione da commercialista. A Livorno è riuscito a a far approvare dai creditori il concordato preventivo di Aamps, società che minacciava di far fallire i conti comunale, un impegno costatogli anche un avviso di garanzia.

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CHI È GIANNI LEMMETTI

Gianni Lemmetti è quindi un commercialista che ha fatto l’assessore al Bilancio di un grande comune.  Un CV assolutamente consono per il suo nuovo incarico nella giunta Raggi.  La sua personalità appare senza dubbio originale, come le sue magliette, e la sua presentazione in un forum M5S ricordata da molte testate: nato a Pietrasanta, residente per anni a Lido. Dopo un po’ di tempo all’estero (Est Europa, Marocco, Lucca) e varie vicissitudini, sono tornato a Viareggio, in Darsena. Di lavori ne svolgo molti, da dottore commercialista, consulente di organizzazione aziendale, titolare di negozio etc. Le mie competenze, se ci sono, verranno fuori poco alla volta” sul forum dei 5 Stelle in Versilia nel 2014.  Prenderlo in giro per aver svolto una professione relativamente umile come il cassiere di una discoteca, enfatizzata da molti giornali come da molti commentatori critici verso il M5S, sembra davvero un’ironia malriposta. Specie a sinistra c’è sempre stata una grande tradizione di operai eletti in Parlamento, in continuità con uno dei più democratici, anche se certo ipocriti, insegnamenti di Lenin: Ogni cuoco deve imparare a governare lo stato.  Senza contare che a Milano Pisapia aveva chiamato Francesca Balzani come assessore al Bilancio dopo averla apprezzata per come svolgeva questo incarico a Genova, in un altro comune guidato da un sindaco a lui vicino come Marco Doria. In modo piuttosto simile a quanto fatto dal M5S con Lemmetti “promosso” da Livorno a Roma.

 

Foto copertina: ANSA

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