E ora Travaglio boccia Grillo e Movimento 5 Stelle: «Hanno scelto il Merdinellum»

03/06/2017 di Redazione

Marco Travaglio è stato ed è uno dei giornalisti più vicini alle idee del Movimento 5 Stelle. Ma non in queste ore decisive per la definizione della nuova legge elettorale. Il direttore del Fatto Quotidiano boccia infatti in maniera piuttosto netta la scelta del partito di Beppe Grillo di accordarsi con Pd e Forza Italia per approvare il sistema misto proporzionale-maggioritario che non elimina le candidature bloccate, per anni duramente criticate dai pentastellati.

 

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TRAVAGLIO CONTRO IL M5S PER IL ‘MERDINELLUM’

«A furia di sentirsi dire che devono accettare i compromessi e ‘sporcarsi le mani’ – scrive oggi Travaglio nel suo editoriale – i 5Stelle stanno facendo entrambe le cose con la legge elettorale. E non è un bel vedere. Ieri Beppe Grillo ha silenziato i mormorii interni, soprattutto di Roberto Fico e Paola Taverna che definivano il testo dell’accordo ‘un nuovo Porcellum’, richiamando tutti i ‘portavoce’ (i parlamentari 5 Stelle) all’ordine di ‘rispettare il mandato’ ricevuto dagli iscritti al blog, i quali ‘hanno votato a stragrande maggioranza il modello tedesco con oltre il 95% delle preferenze’. Verissimo. Peccato che il maxi-emendamento ‘Merdinellum’ non c’entri nulla col modello tedesco plebiscitato dalla base grillina». Il direttore del Fatto spiega che il sistema italiano ha in comune con quello tedesco solo sbarramento al 5% e sistema misto di proporzionale e uninominale e individua tre sostanziali differenze. Poi attacca di nuovo. Tutti i punti del ‘Merdinellum’ – scrive Travaglio – sono la negazione di quanto ha sempre predicato il M5S contro il ‘Parlamento dei nominati’, ma anche dei suoi interessi. A chi servono infatti la precedenza dei nominati sugli eletti, il divieto di voto disgiunto e le multi candidature-paracadute? Ai partiti che devono garantire l’elezione sicura ai servi del capo, di solito impopolari e invotabili, anche perché spesso sono in Parlamento dalla notte dei tempi». Travaglio avverte anche i 5 Stelle di un rischio flop: «Ma con gli elettori non si scherza: l’ultimo che il 4 dicembre li ha presi in giro non si è più riavuto».

(Foto Zumapress da archivio Ansa)

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