Il leader di AfD: «Noi tedeschi dovremmo essere fieri dei nostri soldati nella II guerra mondiale»

15/09/2017 di Redazione

Alexander Gauland, il leader di AfD (Alternative für Deutschland) alle elezioni del prossimo 24 settembre, durante un comizio pre-elettorale ha detto che «i tedeschi hanno il diritto di essere fieri dei successi dei loro soldati durante i due conflitti mondiali». Quindi entrambi i conflitti, incluso il secondo, combattuto dall’esercito nazista. Un’uscita controversa quella del leader di AfD , il partito di estrema destra tedesco, che con ogni probabilità entrerà nel Parlamento tedesco alle elezioni del 24 settembre. Secondo gli ultimi sondaggi l’AfD prenderà il 12% delle preferenze, diventando così il terzo partito della Camera bassa, dietro ai Cristiano Democatrici di Angela Merkel e ai Social Democratici.

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Il comizio in cui Alexander Gauland ha parlato dell’orgoglio dovuto ai soldati tedeschi della II guerra mondiale risale allo scorso 2 settembre, ma il video è stato caricato da poco su YouTube, come riferisce il Guardian. «Se la Francia ha il diritto di andare fiera dei suoi imperatori e i Britannici del generale Nelson e di Churchill, noi abbiamo il diritto di essere fieri dei successi dei soldati tedeschi durante le due guerre», ha detto il leader di AfD , che ha 76 anni e del partito anti-immigrati è anche il co-fondatore.

ELEZIONI GERMANIA, IL LEADER DI AFD: «NESSUN PAESE D’EUROPA HA FATTO I CONTI CON IL PASSATO QUANTO LA GERMANIA»

Alexander Gauland ha anche rimarcato come il resto del mondo dovrebbe smettere di associare la Germania al nazismo. «Se guardo in Europa, non vedo nessun altro che abbia fatto i conti con i propri errori passati così lucidamente come i tedeschi». E rispetto al periodo nazista – dal 1933 al 1945 – l’opinione del primo candidato della AfD è chiara: «La gente non può più rimproverarci per quei 12 anni. Ormai non c’entrano più con la nostra identità».

La Germania avrà pure chiuso i conti col passato, ma per Alexander Gualand ha bisogno di recuperare la sua memoria storica: ci sono una serie di episodi – dalla battaglia di Verdun nella prima guerra mondiale al fallito assassinio di Hitler – che secondo il leader di AfD appartengono alla storia del paese. Il partito di estrema destra – spiega il Guardian – non ha commentato l’uscita del suo co-fondatore. Non è la prima volta che un esponente dell’AfD si lascia andare a esternazioni controverse sul passato nazista: lo scorso gennaio il capo del partito in Turingia, Björn Höcke, aveva definito il Memoriale dell’Olocausto di Berlino un «monumento della vergogna», richiedendo un’inversione di rotta nel modo in cui la Germania cerca di espiare i crimini nazisti.

Foto copertina: Sebastian Gollnow/dpa

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