Le ricerche a sfondo sessuale sul Pc di Massimo Bossetti

19/02/2016 di Redazione

Gli esperti informatici dei Ris e del Racis dei Carabinieri hanno confermato oggi nell’aula della corte d’Assise di Bergamo gli esiti dell’analisi dei dispositivi informatici di Massimo Bossetti, imputato dell’omicidio di Yara Gambirasio, secondo cui dal computer del muratore di Mapello sono state effettuate ricerche a sfondo sessuale con le parole chiave “ragazzine con vagine rasate” e “ragazze vergini rosse”.

MASSIMO BOSSETTI E IL PROCESSO

L’unica data che è stato possibile accertare per tali ricerche è quella del 29 maggio 2014, quindi dopo il ritrovamento del cadavere di Yara Gambirasio. Sul personal computer analizzato del tenente Giuseppe Specchio e dal maresciallo Rudi D’Aguanno, entrambi specializzati in Digital Forensics, è stata trovata una “copiosa quantità di materiale pornografico”. I carabinieri hanno anche accertato che il computer portatile di Bossetti è stato acceso il 26 novembre 2010, giorno della sparizione di Yara Gambirasio, senza che questa accensione possa però “essere condotta ad attività dell’utente”. Lo riportano le agenzie

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