Le emoticon hanno trent’anni

21/09/2011 di Dario Ferri

Le faccine sono nate molto prima della diffusione delle chat

La storia delle emoticon è molto più lunga di quanto si possa immaginare. Quelle particolari sequenze di punteggiatura che vanno a formare le più svariate espressioni del volto umano sono nate molto prima della diffusione di Internet e soprattutto prima delle chat e dei social network che ne hanno determinato una ampia popolarità tra gli utenti web. Sono passati 29 anni, per la precisione, da quando Scott Fahlman, ricercatore informatico alla Carnegie Mellon University, propose di utilizzare due punti, un trattino e una parentesi in rapida successione come modo per trasmettere uno stato emozionale via testo.

ANNI ’60 E ’70 – La data di nascita delle emoticon, tuttavia è difficile da individuare. Alcuni sottolineano come in un discorso di Abraham Lincoln del 1962 pubblicato sul New York Times fosse presente il simbolo :). Ma è probabile che si tratti di un errore di battitura piusttosto che della rappresentazione di uno stato d’animo. Era il 1979 invece quando un utente ARPANET chiamato Kevin Mackenzie, ispirato da un articolo della rivista Reader Digestper, suggerì di usare la punteggiatura per dare un senso ironico alla frase.

IL PROTOTIPO – Nel 1963 fu chiesto ad un’artista, Harvey Ball, di disegnare una faccia gialla sorridente che sarebbe servita per risollevare il morale di una compagnia di assicurazione in procinto di fallise. Nel 1970 il simbolo divenne maggiormente conosciuto.

ANNI ’80 – Nel 1982 Fulham, poi propose di ufficializzare il nuovo tipo di punteggiatura. E di farne una tabella. Il tutto per evitare fraintendimenti. Semplici battute possono essere considerate affermazioni serie, faceva sapere  Fulham. “Sarebbe bene contrassegnar ei messaggi che non devono essere presi sul serio. In effetti, quando comunichiamo online tramite messaggi ci manca il tono della voce e il linguaggio del corpo che inviano segnali”.

OGGI – Con la diffusione della Rete alla stragrande maggioranza della popolazione, le emoticon sono diventate numerose e non rappresentano più solo volti stilizzati che rievocano diversi stati d’animo o sensazioni. Dopo il sorriso e il volto triste sono arrivate le facce sbalordite e i baci. E tra le combinazioni di punteggiatura possibili ci sono ora quelle che creano immediatamente volti di personaggi famosi, o dei cartoon. Le faccine sono presenti in ogni chat e social network.

CONTINUA EVOLUZIONE – Le emoticon sono in continua evoluzione. Gli smartphone e i nuovi software e dispositivi per comunicare offrono versioni delle faccine sempre diverse. Come saranno in futuro?

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