Le dieci previsioni più sbagliate della storia

Einstein sosteneva che l’energia nucleare non ci sarebbe mai stata, mentre per il fondatore dell’IBM nessuno avrebbe comprato computer

Il Titanic? Inaffondabile. Il Cinema? Non ci andrà nessuno, così come pochissime persone potranno mai avere interesse a comprare un computer. Sono alcune delle previsioni più fallimentari della storia recente, raccolte in un libro di prossima uscita in Germania, e che sono la base per una top ten compilata da Bild.de. Anche geni dell’umanità come Einstein o Chaplin hanno clamorosamente toppato, come mostrano le dieci previsioni più sbagliate della storia.

NUCLEARE? NON CI SARA’ MAI – La prima previsione più errata della classifica di Bild.de è stata detta da Albert Einstein nel 1932. “Non c’è la minima possibilità di sviluppare energia atomica”. Solo pochi anni dopo, nel 1938, la previsione del fisico tedesco fu subito smentita. Nel 1989 Gerhard Schroeder, allora giovane ministro presidente della Bassa Sassonia, disse che dopo 40 anni di repubblica federale tedesca, l’allora Germania Ovest, era venuto il tempo di non illudere più la popolazione su una possibile riunificazione. Solo un anno dopo la Germania ritornò unita. L’euforia post riunificazione, e vittoria mondiale, portò il Kaiser Franz Beckenbauer ad affermare che con i giocatori della Germania orientale la Nationalmannschaft sarebbe diventata imbattibile a livello mondiale. Da allora nessuna Coppa del Mondo è stata più vinta. Ma ci sono previsioni ancora più sballate, se possibile. Nel 1943 il presidente della Ibm, Thomas Watson, affermò che in futuro ci sarebbero state al massimo solo cinque persone interessate a comprare un computer. Simile errore, forse ancora peggiore, fu compiuto da Philip von Jolly, che nel 1874 disse ad un giovane Max Planck che nella fisica tutto era ormai stato scoperto. Il suo allievo, tramite la rivoluzionaria teoria quantistica, aprì la porta a innovazioni rivoluzionarie come i transistor, i laser o i computer.

IL TITANIC? INAFFONDABILE – A volte le previsioni sbagliate possono anche diventare drammatiche, come capitò con la nave Titanic. Ritenuta inaffondabile alla partenza, diventò il simbolo delle tragedie in mare. Titanic è poi diventato uno dei film più visti della storia, ma all’inizio della cinematografia c’era molto scetticismo su quest’innovazione. Nel 1916 Charlie Chaplin proclamò che al pubblico non interessava vedere figure in movimento su uno schermo, ma attori in carne ed ossa su un palcoscenico. Pochi anni dopo Charlot diventò il simbolo dell’esplosione del cinema. Ancora più folle, volendo, è stata la previsione di Alex Lewyt, presidente di una compagnia produttrice di aspirapolvere, che sostenne come in pochi anni i suoi modelli sarebbero stati spinti dall’energia nucleare. Un altro industriale come Gottlieb Daimler, fondatore della casa automobilistica che produce anche la Mercedes, aveva pronosticato che al massimo si sarebbero vendute un milione di macchine, anche perché non ci sarebbero stati mai abbastanza guidatori. Chissà se l’inconscio portò all’errore Sigmund Freud, quando sostenne che la cocaina sarebbe diventata uno stimolante molto più diffuso a livello commerciale dell’alcol. Il padre della psicanalisi apprezzava molto la droga che si aspira, ma ne sottostimò la dipendenza e gli effetti collaterali, anche se realizzò da subito quanto fosse difficile commercializzare una sostanza così cara.

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