Adecco è il primo datore di lavoro in Italia. Il doppio di Eni, il triplo di Telecom

06/05/2016 di Redazione

165.000 contratti di lavoro  avviati nel 2015 per un totale del 30 per cento dei rapporti in somministrazione stipulati da agenzie per il lavoro. Questi i numeri di Adecco, multinazionale svizzera diventata il primo datore di lavoro in Italia, superando Poste Italiane.

LAVORO, ADECCO E I SUOI NUMERI DOPPI RISPETTO A ENI

Secondo il Corriere della Sera, con un’analisi a firma di Fabio Savelli, si rileva che la notevole performance è da addebitare all’andamento a singhiozzo dell’economia con una riduzione dei cicli produttivi rispetto al passato con conseguente flessibilità maggiore della domanda di addetti. I numeri di Adecco sono più che doppi rispetto a Eni, impegnata anche all’estero, più che tripli rispetto a Ferrovie dello Stato, Telecom Italia, Enel, quadrupli rispetto a Finmeccanica. Il dato di Adecco, in linea rispetto alle realtà degli altri Paesi europei, è inoltre destinato a crescere nel tempo così come quello delle altre aziende del settore visto che i contratti di lavoro in somministrazione sono l’1,5 per cento del totale.

LAVORO, LE AGENZIE INTERINALI MODELLO DA SFRUTTARE PER L’ANPAL

In futuro potrebbe ancora aumentare il numero di contratti da parte delle concorrenti come Manpower, Gi Group, Randstad, Openjob Metis. Gli indeterminati stipulati da Adecco nel 2015 sono stati 5.000 mentre altri 160.000 sono i rapporti da includere nella categoria “politiche attive”. Le agenzie di lavoro ricevono dalle aziende una commissione che consente loro di “modificare” le competenze a seconda delle necessità di mercato, una formula che potrebbe tornare utile per lavorare sull’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Anpal, nata con il Jobs Act e che dovrebbe riconvertire il lavoratore uscito dal ciclo produttivo motivandolo a rientrare.

 

 

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