Referendum, l’Anpi caccia la senatrice Laura Puppato

10/11/2016 di Redazione

«Non esiste. Appena mi arriverà sotto gli occhi la richiesta della Puppato la straccerò. E le ridarò i soldi dell’iscrizione. Un conto è avere idee personali sul referendum, ci mancherebbe; un altro è essere un nostro associato e, soprattutto essendo un politico noto, fare comizi a favore della modifica della Costituzione, che noi, invece, difendiamo coi denti». Le parole del presidente Anpi di Treviso Umberto Lorenzoni sono nette. Nulla da fare la senatrice Pd Laura Puppato non può esser membro dell’Anpi.

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Tutto inizia quando la Puppato chiede il rinnovo alla sezione di Montebelluna. Richiesta negata. «A luglio – spiega la senatrice alla Tribuna di Treviso – la sezione di Montebelluna dell’Anpi, Sergio Brunello, su mia precisa richiesta, ha rifiutato di rinnovarmi la tessera. Un atteggiamento assurdo, che non capisco. Ma non mi sono persa d’animo: l’ho rinnovata a Crespano, dove il responsabile, Lorenzo Capovilla, mi ha accolta a braccia aperte ringraziandomi». Ma ora anche il rinnovo nel comune vicino rischia di saltare. A dichiarare guerra alla democratica è Lorenzoni, portavoce provinciale dei partigiani trevigiani nonché uomo in prima linea per i Comitati per il No. Riporta la Tribuna di Treviso in un pezzo a firma di Alessandro Zago:

Il motivo: la presa di posizione pubblica della Puppato a favore del “sì” al referendum per cambiare la Costituzione. Una presa di posizione opposta alla linea dell’Anpi, che all’unanimità ha deciso di votare “no”. E così a farne le spese è la simpatizzante Anpi Puppato: mesi fa – ma il fatto emerge solo oggi – si è vista rifiutare il rinnovo della tessera alla sezione di Montebelluna, dove come residente l’aveva presa. E allora la Puppato ha cercato di aggirare l’ostacolo, riuscendo di recente a iscriversi alla sezione Anpi di Crespano del Grappa. Ma sembra proprio un tentativo vano, poiché Umberto Lorenzoni, partigiano vero e presidente dell’Anpi di Treviso, annuncia: «Non appena dalla sezione di Crespano mi arriverà la richiesta di rinnovo della Puppato, gliela straccerò e le ridarò indietro i soldi dell’iscrizione: chi fa propaganda per il “sì” al referendum, di fatto, fa propaganda contro l’Anpi. E quelli di Crespano mi sentiranno, poiché sembrano non essere al corrente della direttiva nazionale dell’associazione che dice chiaramente che si vota “no”. E a Treviso è passata all’unanimità». Lo scorso maggio infatti su più di 1.200 iscritti all’Anpi in provincia di Treviso, solo uno si espresse per il “sì” al referendum: Marco Bavosi, sostenitore del riformismo renziano, bocciando il documento nazionale al congresso provinciale, un documento che all’assise nazionale raccolse solo tre astensioni fra i suoi 347 delegati. Anpi trevigiana schieratissima contro Renzi, quindi, tanto da aver dato vita anche al “Comitato per il no”, guidato dallo stesso Lorenzoni. E già a maggio venne ventilata, alla Puppato, la possibile espulsione. Ne seguì una feroce polemica per alcune frasi che la senatrice avrebbe scritto su facebook (ma la Puppato smentì), nelle quali avrebbe detto che quelli dell’Anpi si erano venduti a Casa Pound…

(in copertina Puppato mentre si avviava a votare per le primarie, il 25 novembre 2012, al seggio di Montebelluna, in provincia di Treviso. ANSA/ANDREA MEROLA)

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