L’assessore che telefona alla prostituta per il rinnovo della carta d’identità

Sulla Stampa di oggi si racconta dell’indagine partita a Catanzaro sulle spese pazze del consiglio comunale. In particolare si racconta di una vicenda che ha visto coinvolto un assessore con una prostituta:

 

Altre intercettazioni, una ventina, sono a luci rosse. L’assessore Massimo Lomonaco, secondo gli atti dell’indagine, approfittando del suo ruolo sarebbe intervenendo sull’ufficio anagrafe e sul comando vigili di Catanzaro per favorire o comunque agevolare una straniera, prostituta di professione, per il rinnovo della carta d’identità. In cambio, prestazioni sessuali. I brani sbobinati sembrano lasciare poco alla fantasia. Lomonaco: «Auguri, allora tutto bene? » La donna: «Si, ti ringrazio tantissimo, veramente, sono venuti… Già domani se tutto va bene io vado al Comune a fare la carta d’identità». Lomonaco: «Vabbè, poi ti dico di persona perché ancora ci sono altre cose da fare». La d onna: «Appena hai un po’ di tempo vieni che… senza pagare niente, capito? Perché mi hai fatto un grande favore, almeno una volta».

E non è finita qui:

Tramite l’utenza cellulare intestata al Comune, l’assessore contatta altre prostitute. Lomonaco: «Tu quanto prendi?». La donna: «Parto da 70, completo 100. Con calma… se ti fa piacere». Lomonaco: «E come no? Vedo un po’ più tardi. Ti vengo a trovare». Ma l’assessore ieri ha reagito: «Posso affermare con assoluta sincerità che del telefonino di servizio pago regolarmente ogni conversazione, sia istituzionale sia privata».

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