Ladri rubano il condizionatore per far soffrire i fedeli in chiesa

18/08/2017 di Redazione

Tempi duri per i fedeli, che si ritrovano a professare il proprio credo sotto il sole cocente dell’estate. Per coloro che vivono nella città metropolitana di Roma le cose peggiorano: non avranno più l’aria condizionata in chiesa. Questo è il risultato dell’operazione messa a punto da un gruppo di malviventi ai danni della cappella di San Giacomo a Pomezia. I ladri hanno portato via un condizionatore nelle scorse ore. Anche Il Messaggero parla dell’increscioso atto in un articolo pubblicato poco fa.

LADRI IN CHIESA: NIENTE ARIA CONDIZIONATA PER I FEDELI DELLA CHIESA DI SAN GIACOMO A POMEZIA

Il caldo di agosto potrà essere scongiurato solo attraverso le preghiere. Per i fedeli di Pomezia arriva una cattiva notizia nelle ultime ore: alcuni malviventi hanno approfittato del buio per introdursi all’interno della chiesetta dedicata a San Giacomo. Secondo le prime ricostruzioni, i ladri avrebbero architettato l’operazione nei minimi particolari. Questi ultimi si sarebbero introdotti forzando la porta d’ingresso che conduce in via di Santa Procula e, individuando l’impianto in questione, lo hanno addirittura smurato estraendone il motore. Il condizionatore era stato posizionato su uno dei muri esterni del luogo di culto.

LADRI IN CHIESA: I RESIDENTI LANCIANO LA SEGNALAZIONE, MA L’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE È GIÀ SCOMPARSO

Operazione impeccabile quella che l’altra sera è stata condotta da un gruppo di malfattori nell’Agro Romano. Le tenebre hanno favorito il furto dell’impianto dell’aria condizionata della cappella dedicata all’apostolo Giacomo di Zebedeo. Quando è arrivata la segnalazione dei residenti al parroco, purtroppo il danno era già avvenuto. «Non ci sono oggetti di valore – dicono i residenti ai microfoni de Il Messaggero – quello che dà più fastidio è che qualcuno sia entrato e abbia sfregiato un luogo sacro. È come se avessero rubato dentro casa nostra. Questa chiesetta per noi è importante, non è solo un edificio dove veniamo a pregare e ad ascoltare la messa. È anche un punto di riferimento».

(foto di repertorio Photo: Britta Pedersen/dpa-Zentralbild/dpa)

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