La Ripa di Meana rovescia su Sgarbi la “sua” pipì d’artista

25/06/2011 di Redazione

Al Festival di Spoleto il critico d’arte costretto a cambiarsi dopo aver ricevuto il”dono”: “Spero fosse acqua”

Fuoriprogramma al Festival di Spoleto: Marina Ripa di Meana rovescia addosso a Vittorio Sgarbi un liquido contenuto in un barattolo di vetro con sopra l’etichetta ‘Piscio d’artista’. Lo racconta Sgarbi, che aggiunge: ‘Spero fosse acqua’. ‘E’ stata una performance molto riuscita’, controbatte Marina, spiegando che il motivo della sua iniziativa e’ stata una ‘vera e propria operazione di censura’ da parte del critico d’arte.

ATTACCO –
Sgarbi stava presentando a Spoleto il Padiglione Italia della Biennale di Venezia con gli artisti umbri, ma – racconta raggiunto poco dopo dall’ANSA – ‘mi sono dovuto cambiare camicia e pantaloni. Marina Ripa di Meana era arrivata alla mostra di Spoleto che stavo inaugurando e, per far vedere che esisteva, mi ha portato un barattolo che invece di ‘merda di artista’ (celeberrima opera di Piero Manzoni,ndr.) conteneva, secondo lei, ‘piscio d’artista’. Me l’ha versato addosso, spero fosse acqua. L’ho mandata al diavolo. Evidentemente non riesce piu’ a fare nulla di originale, è stato un gesto per fare la spiritosa’. Sgarbi racconta che la Ripa di Meana ‘voleva essere anche lei una presentatrice alla biennale. Sono stato gentilissimo con lei e con il marito, questa e’ la ricompensa’. E conclude: ‘Il mio compatimento nei suoi confronti e’ stato immediato. E’ stata una forma di infantilismo senile’.

CAMPANE – Marina Ripa di Meana non e’ nuova a ‘trovate’ di questo genere: negli anni ’80 lancio’ una torta in faccia a Maurizio Costanzo. A caldo spiega: ‘Sgarbi ha fatto un vero sgarbo. Ha scelto fra i vari intellettuali che dovevano scegliere gli artisti del Padiglione Italia della Biennale Carlo Ripa di Meana, mio marito, che a sua volta ha scelto un noto fotografo, Lorenzo Cappellini, il quale ha messo come opera 4 passaggi della sua vita. Tra questi c’era una foto con me, Carlo e Moravia. Lui l’ha tolta dicendo ‘non frega piu’ niente a nessuno, sono dei vecchi rincoglioniti’ e che la doveva togliere. Cosa che ovviamente l’artista ha fatto’. ‘Per settimane – continua Ripa di Meana – ci siamo appellati a Sgarbi perche’ ci ripensasse. Non e’ da lui fare il censore. Lo spazio e’ rimasto vuoto. Abbiamo pregato, telefonato, scritto lettere. Lui ha detto che doveva tornare con un’altra opera. Ma ha usato il termine ‘vecchi rincoglioniti’. Cosi’ ho versato della pipi’ in un vasetto prezioso con scritto sopra ‘Piscio d’artista’, firmato da me. Purtroppo il vasetto e’ andato in frantumi, Sgarbi l’ha buttato per terra. Lui urlava come un pazzo, mentre io gli dicevo “è piscio d’artista, d’artista…ecco cosa fanno i vecchi rincoglioniti’

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