La Rai e il restyling dei tg: verso la fusione di Rai News e Tgr

La Rai è pronta al restyling dei telegiornali. È la notizia che circola in maniera insistente nei corridoi di viale Mazzini e viene confermata da una dettagliata agenzia dell’Ansa. Il piano appartiene al direttore generale Luigi Gubitosi, che fin dall’inizio del suo incarico, cominciato nel luglio 2012, si è accorto della necessità di mettere mano all’informazione dell’azienda pubblica e di dire definitivamente addio alla storica tripartizione dei tre principali Tg agli editori di riferimento politici, un tempo Dc, Psi e Pci.

 

Firma dell'accordo tra la Rai e il Ministero della Cultura(Foto: Cosima Scavolini / LaPresse)

 

NUOVE MISSION– L’obiettivo è ora quello di dare una mission precisa ai tre telegiornali di prima, seconda e terza rete e, nello stesso tempo, di provvedere ad un accorpamento di alcune redazioni per razionalizzare una spesa che spesso si rivela troppo elevata. È il caso ad esempio dell’elevato numero di giornalisti graduati rispetto al numero complessivo di giornalisti, segnalato negli ultimi mesi dal commissario governativo alla spending review Carlo Cottarelli nelle relazioni sui costi del settore pubblico. È allo studio, dunque, l’eliminazione delle edizioni più brevi dei telegiornali. Il Tg1 dovrebbe mantenere il suo carattere istituzionale e per questo potrebbe assorbire Rai Parlamento, mentre il Tg2 potrebbe specializzarsi sull’approfondimento e il Tg3, infine, sull’informazione regionale e internazionale.

ACCORPAMENTI – In precedenza erano circolate voci di matrimonio tra Rainews e Tg2 e Tg3, mentre ora spunta l’ipotesi di un’integrazione di Rai News e Tgr, che potrebbe diventare la più grande testata dell’azienda televisiva pubblica. Giorni cruciali per il nuovo piano potrebbero essere mercoledì e giovedì, quando i vertici Rai incontreranno l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, anche per fare il punto sugli organici. Tra le otto testate Rai il Tg1 ha circa 160 giornalisti, il Tg2 150, il Tg3 130, Rai News 24 190 (dopo la fusione con Televideo), Tgr 700, Giornale Radio (unito a Gr Parlamento) 220, Rai Parlamento 50 e, infine, Rai Sport 120.

(Foto copertina da archivio LaPresse. Credit: Claudio Berardi)

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