La ragazza troppo bassa per fare il pompiere

Lei si chiama Elena Genero, nel 2008, quando è uscito il bando di concorso, ha superato tutte le prove ginniche e al momento della visita medica il suo nome è stato depennato. Lei si è appellata al Tar e al Consiglio di Stato, ma ha perso. La sua storia la racconta il Messaggero:

È una delle clausole del bando di concorso per entrare a far parte del Corpo: la staturaminima richiesta, per legge, sia per gli uomini che per le donne, è di un metro e sessantacinque. Elena, invece, è alta unmetro e sessantuno. A nulla sono valsi i suoi ricorsi a Tar e Consiglio di Stato, argomentando che altre forze dell’ordine, la Polizia di Stato ad esempio, fissano per le donne un limite in altezza non inferiore almetro e sessantuno. Elena resta esclusa e non potrà fare il pompiere di professione.

E quindi la sua resterà una passione e basta:

Nonostante abbia la patente che la abilita a guidare il camion, un brevetto in soccorso alpino, uno in soccorso fluviale, uno da sommozzatore. Nonostante sia vigile del fuoco volontario dal 1997 e abbia ricevuto una menzione di merito per aver tempestivamente spento un incendio in un alloggio. Nonostante sia stata insignita della croce di anzianità di servizio, come premio per la sua lodevole carriera. Ora, Elena ha due lavori: «Per vivere faccio il tecnico informatico. Per passione continuo a fare il pompiere».

(Credit Image: © Jerry Holt/Minneapolis Star Tribune via ZUMA Wire)

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