La ragazza-Barbie parla davvero!

In molti si sono chiesti se Valeria Lukyanova, altrimenti conosciuta come la “ragazza-Barbie” esistesse veramente o se fosse solo il prodotto di Photoshop. È il quotidiano britannico Independent a fugare ogni dubbio: Valeria esiste in carne, ossa, capelli e ciglia finte e siede sul divanetto di un bar di Odessa, città dell’Ucraina meridionale.

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BAMBOLA CHE VIVE – Per i suoi seguaci, Valeria è anche Amatue, la Dea del Sole che porta la luce nelle vite degli uomini. Per i suoi detrattori, invece, la ragazza incarna tutto quello che c’è di sbagliato nel mondo odierno. Per tutti gli altri è uno dei più grandi prodotti del web virale: la Barbie umana che, da oltre un anno, continua fare il giro della Rete. Con il suo milione di follower sparsi per i social network e le dieci milioni di visualizzazioni su YouTube, la Lukyanova è passata dall’essere un fenomeno di nicchia a diventare una star internazionale: i tabloid e le riviste patinate hanno cominciato a seguirla ovunque, interessandosi al dirompente fenomeno delle “living dolls”, le cosiddette “bambole viventi” che ha invaso Odessa, una città che l’Independent ha definito come “ipersessualizzata e piena di cafè dove si va a caccia di spose occidentali”.

TRUCCO E PARRUCCO – “La sua faccia – scrive il giornalista Shaun Walker – è nascosta da uno spesso strato di trucco, i suoi occhi sono due profonde piscine blu grazie alle lenti a contatto e al mascara. Dice che l’unica operazione chirurgica che ha subito è stata una mastoplastica per ingrandire il seno, ma qualcuno ha malignato che si sia fatta rimuovere anche qualche costola, in modo da ottenere una vita da poco più di quaranta centimetri. Sembra davvero una Barbie, e, nonostante abbia ammesso di aver seguiti una dieta liquida per più di un anno, si rifiuta di affermare che il suo modello spingerebbe le ragazzine all’anoressia: ‘Anoressia è quando le ossa ti spuntano fuori. Ma io sono a posto, sono sana”.

 

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FELICEMENTE SPOSATA – Ed è sposata. Nonostante sia impossibile stabilire con certezza la sua età (su cui lei stessa intende mantenere il più stretto riserbo) la ragazza ha dichiarato all’Independent di essere “felicemente sposata con un magnate delle costruzioni che rispetta in toto le mie scelte di vita”. Una scelta di vita che, spiega ancora Valeria è dettata dal far coincidere il suo aspetto interiore con quello esteriore: una spiritualità basata sul vegetarianismo e sulla meditazione che propaganda online attraverso letture e seminari. Non ci sono dirette influenze religiose, anche se per sua stessa ammissione il suo “credo” ha molto a che fare con il buddismo. “In ogni incarnazione abbiamo un nome temporaneo – racconta – Ma tutti abbiamo anche un nome cosmico”. Il suo è Amatue, Dea del Sole.

INVIDIA – Sa perfettamente, Valeria, che in certi angoli del web è nota come “bambolina sexy” o “fenomeno da baraccone schizofrenico”, ma non se ne cura. “Non ascolto le critiche – conclude – Quelle donne sono infelici. Non hanno marito né figli. Mi vedono viaggiare e tenere seminari mentre loro stanno a casa a cucinare zuppe di cavolo. Sono dispiaciuta per loro”.

 

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