La morta che riceve la convocazione del medico dell’assicurazione

03/05/2011 di Redazione

Una donna deceduta per un incidente stradale convocata dalla compagnia per la visita

“Relativamente al sinistro in oggetto affidatomi dalla compagnia assicuratrice, la invito, entro dieci giorni dal ricevimento della presente, a prendere contatto con lo scrivente onde poter espletare gli opportuni accertamenti medici legali…”. Cosi’ scriveva pochi giorni fa il medico Maximilian Catenacci a Valentina Biagioli, pregandola di “esibire tutta la documentazione inerente il suo sinistro” avvenuto il 9 febbraio 2010. Peccato che Valentina Biagioli, 30 anni, non potra’ presentarsi a questo invito: la donna e’ deceduta nove giorni dopo quell’incidente stradale provocato da un uomo di 87 anni che, al volante della sua auto, non ha osservato lo stop e l’ha travolta. Da quel giorno, la famiglia Biagioli e l’avvocato Fernando Catanzaro stanno intraprendendo una dura battaglia per ottenere il giusto risarcimento. La compagnia di assicurazione non e’ per nulla collaborativa, e neppure l’appello rivolto all’Isvap, che dovrebbe vigilare sull’operato delle singole case, e’ servito a qualcosa.

Denunciando l’episodio alla stampa, l’avvocato Catanzaro parla di ‘vergogna’ e se la prende con quelle ‘compagnie che si servono di funzionari che operano in maniera leggera’. “Il 20 aprile scorso – racconta con amarezza il penalista – perveniva al mio studio una lettera con la quale un medico invitava la povera Valentina, morta da oltre un anno, a recarsi presso il suo studio. Il funzionario della compagnia di assicurazione, poi, per quella stessa data, mi aveva promesso che avrebbe messo a disposizione degli aventi diritti la somma loro dovuta”. Il risultato e’ che la famiglia aspetta ancora.

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