La meravigliosa dichiarazione di Casapound sulle elezioni

C’è chi vince, c’è chi perde. C’è chi pareggia alle elezioni. Ma soltanto Casapound può rilasciare questa dichiarazione sulle elezioni, che pubblichiamo integralmente e senza commento perché non ce n’è davvero bisogno:

“Il risultato delle politiche e’ stato forse al di sotto delle aspettative, nonostante eccezioni importanti come Bolzano, dove, con l’1,72% alla Camera, prendiamo solo 11 voti meno della Lega Nord e il doppio di quelli de La Destra. Quello delle regionali del Lazio ci ha comunque premiato come prima forza dopo i ‘grandi’ partiti, regalandoci punte ben al di sopra della media in alcune roccaforti del movimento come Viterbo, Civita Castellana e Cave, dove abbiamo ad esempio raggiunto il 4,81%. CasaPound Italia riparte da qui anche in vista delle comunali di Roma: dai temi trattati, dal programma e dallo stile della nostra campagna elettorale, che sono comunque stati ineccepibili e che non moduleremo mai sulla base dei risultati”. Lo afferma Simone Di Stefano, vicepresidente e candidato premier e governatore del Lazio di CasaPound Italia.
“Complici piu’ o meno consapevoli i grandi organi di informazione, il grande pareggio e’ arrivato puntuale- sottolinea Di Stefano- e la parola ‘responsabilita’ si impone gia’ su tutte le promesse elettorali di Pd e Pdl, esattamente come quando fu imposto Monti. La stessa logica del ‘voto utile’ contro le sinistre agitata dal Pdl e’ stata tradita a scrutinio ancora in corso dalle proposte di governissimo lanciate da Berlusconi ai ‘nemici’ del Pd. La novita’ e’ semmai Grillo, e i suoi bravi ragazzi con le webcam in parlamento. Ci faranno vedere in diretta streaming la nazione fatta a pezzi e svenduta al mercato delle vacche dalla nuova grande coalizione, mentre CasaPound Italia continuera’ a difenderla, come ha gia’ fatto negli ultimi dieci anni e come avrebbe fatto comunque, nelle strade e nelle piazze”.
“Ripartiamo da qui- conclude Di Stefano- dai quasi 20mila voti presi a Roma, dagli oltre 26mila del Lazio e dagli 88mila di Camera e Senato per portare avanti le nostre idee, con la convinzione di essere nel giusto e con la determinazione a portare il nostro messaggio a tanta parte dell’Italia che non ha avuto la possibilita’ nemmeno di conoscerci. I nostri voti sono i nostri voti. Non li abbiamo tolti a nessuno. E non si spostano.
Possiamo solo crescere, e ricominciamo da oggi. Tornando a fare quello che abbiamo fatto negli ultimi dieci anni: abbattere i cancelli su cui e’ scritto ‘vietato'”.

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