La Gialappa’s e quella battuta su Rocco Hunt che fa arrabbiare tutti

Una tempesta in un bicchier d’acqua scoppiata sul filo del frainteso, perché la registrazione delle frasi incriminate lascia davvero poco spazio ad accuse di razzismo.

gialappas

LE SOLITE PRESE IN GIRO – Niente di strano, commentando Sanremo quelli della Gialappa’s Band si sono accaniti su Rocco Hunt, sbeffeggiandone l’aspetto (da «segaiolo») i baffetti da adolescenti e alla fine, mentre cantava, anche i testi.

LEGGI ANCHE: Luciana Littizzetto si scusa dopo la “battuta” su Napoli a Sanremo

LO SCANDALO –  Sotto accusa un passaggio nel quale stavano commentando in diretta la prova di Rocco Hunt:

La strage dei rifiuti, l’aumento dei tumori
Siamo la terra del sole, non la terra dei fuochi.
Questa mattina, per fortuna, la storia è cambiata
Vedo la gente che sorride spensierata
Non esiste cattiveria e si sta bene in strada
Il mondo si è fermato in questa splendida giornata
È nu juorno buono
Stammatina m’ha scetat o’ sole
L’addore do caffè
O’ stereo p’e canzon’

CE L’AVEVANO CON LA CANZONE – Arrivati a questo punto arriva il commento incriminato: «Co ‘sta Terra dei Fuochi, ma chi se ne fott’! un mandolino, una mozzarella…» che non può essere inteso come espressione di menefreghismo da parte dei comici, che semmai quello che han fatto è stato l’accusare il testo di eccessiva leggerezza e caduta nello stereotipo peggiore Nel testo di Hunt non c’è troppa considerazione per il dramma della terra dei fuochi. Purtroppo invece, anche grazie a chi ha tradotto le loro affermazioni a modo suo, decine di napoletani e campani si sono offesi e in queste ore stanno riversando la loro insoddisfazione (eufemismo) all’indirizzo degli incolpevoli Gialappi, che probabilmente hanno pagato anche per l’infelice battuta, quella sì, che Luciana Litizzetto aveva pronunciato in precedenza.

 

 

Share this article