La foto shock delle Femen contro l’Iran

Per protestare contro l’esecuzione della giovane iraniana Rayhaneh Jabbari, le attiviste di femen hanno postato sulla loro pagina Facebook una foto inquietante: una donna è appesa ad un albero, mentre l’altra, vestita da boia, tiene la corda. Entrambe posano per difendere la cusa della Jabbati, condannata a morte perché si è difesa dal suo stupratore ferendolo a morte.

Rayhaneh Jabbari
Rayhaneh Jabbari

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L’IMMAGINE – Con quest’azione l’organizzazione vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul destino di Jabbaris, ha detto l’attivista di Femen  Hellen Langhorst  a Bild. La foto è stata scattata in un parco di Berlino. Per l’attivista tedesca inoltre l’immagine «rappresenta la realtà, visto che le donne devono essere velate anche durante l’esecuzione», aggiungendo che «è arrivato il momento che l’Europa si svegli e la smetta di dare gli strumenti ai boia». L’attivista di Femen allude alla società tedesca “Atlas” che si dice abbia fornito le gru all’Iran. Sette anni fa Rayhaneh Jabbari si era difesa da uno stupratore e l’aveva pugnalato, uccidendolo. Dopo 56 giorni di isolamento, diversi giorni di torture e un processo durato tre giorni, l’allora 19 enne è stata condannata a morte per impiccagione. L’esecuzione era stata programmata per questa settimana, ma ora è stata spostata a data da definirsi. In Iran ci sono 131 diversi reati che possono essere puniti con la morte tra cui l’adulterio, il furto, l’omosessualità, il possesso di droga e il dissenso politico.

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