La class action contro Facebook che «spia i messaggi privati»

03/01/2014 di Redazione

E se Facebook monitorasse i messaggi privati degli amici per vendere dati a chi fa pubblicità? L’azienda di Menlo Park si trova a fronteggiare una class action nella quale viene accusata di tale pratica. La notizia, rilanciata dall’agenzia Ansa e da La Stampa, è stata diffusa dal Financial Times, dalla Bbc e da Cnet.

 

LA CLASS ACTION – L’azione legale contempla anche i risultati di una ricerca indipendente nella quale si accusa Facebook di intercettare i messaggi privati per ottenere informazioni che vengono pi vendute a terzi. Tale comportamento rappresenta un vantaggio competitivo nei confronti dei rivali. Nello specifico, Facebook intercetterebbe i link ad altri siti nei messaggi privati, arricchendo, come riportano l’Ansa e La Stampa, il profilo dell’attività online degli «amici». La class action è stata proposta da due cittadini americani, Matthew Campbell dell’Ariziona e Michael Hurley dell’Oregon da parte di tutti gli utilizzatori che negli Usa hanno inviato link nei propri messaggi privati.

 

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DIECIMILA DOLLARI AD UTENTE? – Il caso è il primo in cui Facebook deve difendersi contro l’accusa di raccogliere dati da messaggi privati, un’azione che fa eco alla causa contro Google per collezionare dati con il servizio Gmail. Come aggiunge la Bbc, Facebook ha definito la class action priva di merito e che da parte loro si difenderanno con tutte le loro forze. In caso di condanna, il re dei social network si troverebbe a pagare una penale di 100 dollari per ogni violazione o di 10.000 dollari ad utente.

(Photo: Christophe Gateau/dpa)

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