La bufala del bimbo seviziato nel video su Facebook

Su Facebook nelle ultime ore è diffuso un video nel quale si puo’ vedere una donna intenta a muovere un neonato in vari modi all’apparenza violenti. A qualcuno non è parso vero, ed ecco subito la richiesta d’intervento della polizia postale e del team di Facebook per cancellarlo e censurarlo.

IL CASO – Parliamo dell’associazione Meter Onlus di Don Fortunato di Noto – l’uomo che combatte la pedofilia con la sola imposizione della dialettica – che ha denunciato tale video alla polizia postale delle comunicazioni di Catania affermando che il video non è prodotto in Italia ma in un paese probabilmente del Sudamerica. E’ stata inoltre inviata una segnalazione al social network, invitato a rimuovere il video e favorire l’individuazione di chi lo ha realizzato e messo in rete. Ma di quale video si parla? Sembrerebbe di questo, pubblicato tra gli altri da “Psicologia Clinica Chile” :

L’INDIGNAZIONE – E’ necessario riconoscere che il video al primo impatto sembra crudele e violento e come logico sul web monta l’indignazione per questa assoluta “mancanza di rispetto”. Su Facebook qualcuno ha ripreso l’immagine scatenando reazioni inconsulte degne da caccia alle streghe. Donne che augurano le peggiori cose alla madre ritenuta “degenere”, chi si auspica addirittura che venga ammazzata, chi cavalca l’onda del perbenismo con la dignità di un tribuno. Peccato che nel clima da caccia alle streghe qualcuno abbia provato a far prevalere la ragione. Guardate questi video:

LA REALTA’ – Si tratterebbe infatti di un metodo probabilmente controverso ma sicuramente non mosso da cattiveria e violenza, di “baby yoga”. I neonati vengono presi per le braccia e fatti oscillare sulla testa e dietro la schiena. Le mosse sono così imprevedibili che per qualcuno potrebbe trattarsi di un abuso. Invece se fatto nel modo ideale il piccolo non solo non urla e non strepita ma segue con accondiscendenza il movimento. Lo scopo è quello di tenere le articolazioni elastiche con conseguente sviluppo delle cartilagini contando sull’elasticità dei corpi dei bambini. Mettete a posto quei forconi.

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