La bufala degli intestini di maiale venduti per calamari

Il fenomeno delle notizie inventate di sana pianta e pubblicate senza la minima verifica trova oggi un altro esempio clamoroso con la bufala degli intestini di maiale venduti per calamari.

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UNA BUFALA COSTRUITA AD ARTE – Come spiega il blog antibufala Butac.it (Bufale un tanto al chilo), la notizia è priva di fondamento e trae ispirazione dall’articolo di un sito americano che parlava della possibilità di una truffa del genere negli Stati Uniti e non diceva certo che:

In numerosi supermercati europei sono in vendita calamari che in realtà sarebbero intestini di suino la cui consistenza gelatinosa ricorderebbe i molluschi. Dopo lo scandalo della carne di cavallo nelle lasagne industriali un nuovo incubo spaventa i consumatori di tutta Europa.

La «notizia» non esiste, e non solo perché il sapore degli intestini di maiale fa fatica a essere confuso con quello dei calamari e quindi la truffa avrebbe ben poche possibilità di successo, così come non esiste la dichiarazione citata di seguito, secondo la quale:

l’eurodeputata olandese Esther de Lange, incaricata della questione, aveva già annunciato la necessità di maggiori controlli per evitare eventuali frodi. Questi cosiddetti calamari, infatti, che si trovano nella base di alcuni prodotti, non avrebbero mai visto il mare. Già allertate le autorità dei singoli paesi.

LA BUFALA CONDITA DI BUFALE – Oltre ad inventare la «notizia» e a corredarla delle false dichiarazioni di un’autorità europea, l’articolo poi si dilunga citando ad esempio altre storie di sofisticazioni alimentari clamorose, tra le quali di vera c’è solo quella dello scandalo della carne di cavalli usata di nascosto in alcune preparazioni alimentari al posto del manzo. Così, citando note fabbriche di bufale come «Natural news» ecco allora che si riferisce della bufala dei filamenti artificiali rinvenuti nei McNuggets, della carne umana servita in un ristorante nigeriano o dell’allarme per frammenti di vetro nelle confezioni di sugo.

BUFALONA – Il tutto accompagnato da un titolo come «Intestini di maiale al posto dei calamari, è scandalo» e da toni allusivi che puntano chiaramente a fare terrorismo presso l’incauto lettore/consumatore che non sia in grado di distinguere in questo minestrone di vero (poco) e falso (quasi tutto), ingenerando la credenza che articoli del genere siano scritti per informare la pubblica opinione di pericoli reali e non riciclando panzane per elemosinare qualche visita in più al sito.

 

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