Kesha, la cantante costretta per legge a rimanere con l’agente che ha accusato di abusi sessuali

La rapper americana Kesha è diventata protagonista di una storia surreale. La 28enne cantante si trova impossibilitata a registrare musica indipendente o a lavorare per altri discografici dopo la rottura con il suo produttore e con gli esecutivi della Sony Music. Il giudice della Corte Suprema Shirley Korneich ha infatti respinto il ricorso di Kesha per interrompere il rapporto con il produttore che la rapper aveva denunciato per violenza verbale e abusi sessuali. La disputa con Dr. Luke, produttore della Sony, è cominciata nel 2014. Il manager ha sempre respinto le accuse e risposto a Kesha con una denuncia per diffamazione.

 

 

KESHA COSTRETTA A RIMANERE CON L’AGENTE CHE HA ACCUSATO DI ABUSI

Il caso ha mobilitato molti fan della cantante in rete per chiedere che venga liberata dal contratto che la lega a Dr. Luke. I messaggi sono ovvamente diventati molto numerosi dopo la decisione del giudice. Alcuni si sono presentati anche nelle vicinanze del tribunale. Kesha ha anche ottenuto il sostegno di molti personaggi famosi, scrittori, musicisti, attori, cantanti. «Stiamo protestando per Kesha e per il fatto che la Sony deve dare ascolto alle 107 mila persone che hanno firmato per salvare la sua carriera», ha fatto sapere uno degli organizzatori della protesta. Su Twitter è stato lanciato l’hashtag #freekesha.

(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit: PPS / ZUMAPRESS.com)

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