Joe Biden potrebbe candidarsi per il dopo Obama

25/08/2015 di Redazione

La candidatura di Hillary Clinton non sembra abbastanza forte e il partito democratico sta lavorando per lanciare il vicepresidente Joe Biden nell’arena delle presidenziali.

LA CANDIDATURA DI JOE BIDEN –

Joe Biden non ha tanta voglia di candidarsi, ma potrebbe farlo spinto dal partito, che comincia a dubitare della forza di Hillary Clinton e della sua credibilità verso l’elettorato più popolare e quello al quale sono cari i temi sociali, un campo nel quale Clinton sembra particolarmente debole ora che la candidatura di Bernie Sanders la incalza da sinistra mostrandone l’inconsistenza e la lontananza dai temi cari a molti democratici.

UNA CANDIDATURA IN NOME DEL FIGLIO DEFUNTO –

Se candidatura sarà, Biden l’annuncerà all’ultimo, probabilmente a ottobre, ma già è possibile notare movimenti, dichiarazioni e incontri che spingono in questa direzione, indicata al vice presidente anche dal figlio. Beau Biden, morto a 46 anni a maggio, incoraggiava il padre a intraprendere questa avventura e non è detto che Biden senior sia insensibile a quello che potrebbe essere un modo di onorarne la memoria, anche se sua moglie si è invece segnalata per la sua contrarietà alla decisione.

QUALCOSA SI MUOVE ATTORNO A JOE BIDEN –

Ad accendere la fantasia dei più è stato l’incontro con Elizabeth Warren, senatrice e vero e proprio incubo della grande finanza, con la quale potrebbe formare un ticket fortissimo e appetibile per la classe media, che dalle grandi istituzioni finanziarie è stata bastonata malamente negli ultimi decenni. Tanto che alcuni si sono già mossi in autonomia e hanno creato gruppi di base che hanno cominciato a raccogliere fondi per la corsa elettorale e a mobilitare elettori, poi è arrivata la notizia che lunedì scorso i principali finanziatori dei democratici si sono trovati a casa Biden, non si dice a far cosa, ma sono persone e soldi che non si muovono a vuoto, anche se molti di loro hanno già espresso il loro supporto a Clinton, mentre Bernie Sanders ha fatto il pieno presso i gruppi di basi e si è già posizionato per tempo come campione della lotta alla income inequality.

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UN JOE BIDEN DI SCORTA PER I DEMOCRATICI –

La Clinton è minata dalla questione dell’attacco a Bengasi, per la quale i repubblicani la tengono sotto accusa per la sua gestione al tempo nel quale era Segretario di Stato, e per la storia delle sue mail, che la Clinton gestiva in parte in proprio sfuggendo così all’archiviazione pubblica e alla «protezione» accordata alle corrispondenze di stato. Problemi minori, ma che offrono un appiglio alla concorrenza e che potrebbero rivelarsi disastrosi qualora si arrivasse a un’incriminazione. Biden resta per ora una lussuosa soluzione d’emergenza, la sua esperienza e la sua immagine, fortificata da 8 anni di vicepresidenza all’ombra di Obama per ora restano a disposizione del partito.

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