James Pallotta vuole sapere da Gabrielli se è il cane o il porco

09/12/2015 di Redazione

«Io sto a Palazzo Valentini e sono facilmente reperibile a qualsiasi numero sia di giorno che di notte e quindi forse c’è qualche difetto di comunicazione. Non mi nego a nessuno e come dico, un po’ scherzando, ricevo cani e porci, ma a me non piace che si comunichino impegni con riferimento ad altri non fissati, è come se io dicessi che adesso mi devo vedere con Obama. La buona educazione, istituzionale e non, presuppone che io chieda a qualcuno di incontrarlo e poi se quel qualcuno mi dice di sì posso comunicarlo: io non dico mai che incontrerò qualcuno se non l’ho nemmeno sentito»

Lo ha detto all’Agi il prefetto Franco Gabrielli in risposta alle indiscrezioni su un appuntamento con il presidente della Roma James Pallotta.

«È un incontro che molto probabilmente faremo al chilometro 102 della Cairo-Suez, così almeno gli daremo anche una valenza storica».

LA RISPOSTA DI PALLOTTA –

Non si è fatta attendere la replica di Pallotta, che ai cronisti de “Il Messaggero”, “Ansa” e “La Repubblica” domanda:

«Ho appena letto le dichiarazioni di Gabrielli, io dovrei essere il cane o il porco? Perché se fossi il cane dovrei abbaiare e se fossi il porco dovrei grugnire»

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