Italia Unica: applicare per Jihadisti gli stessi criteri di Mafia e fascismo

16/11/2015 di Redazione

Italia Unica, il partito fondato da Corrado Passera, entra nel merito dei fatti di Parigi suggerendo, in un editoriale apparso suo sito ufficiale, di “trattare lo jihadismo come un’ideologia nemica della società occidentale di cui facciamo parte. Sarebbe una buona idea – spiega l’autore Antonello Mastino – allargare la norma costituzionale dell’apologia di fascismo estendendola all’ideologia totalitaria della jihad islamica”.

Oppure, prosegue il movimento di Passera, “cominciare a utilizzare per questi “martiri di Allah” gli stessi criteri utilizzati per il brigantaggio e per la mafia, introducendo giurisprudenzialmente il concorso esterno in associazione jihadista”. Il 41-bis per gli islamisti, insomma? L’articolo di Italia Unica non cita espressamente il carcere duro, ma sottolinea come “alla stessa stregua della mafia, la jihad è un’ideologia anti-Stato e va punita, pesantemente“.

Mastino, nel suo editoriale, va oltre, trovando alcuni “paletti” su cui agire da un unto di vista legislativo:

(…)bisognerebbe rintracciare una normativa e una giurisprudenza adatta a tutelare il ruolo della donna nella società e punire, alla stessa stregua della schiavitù, il segregazionismo femminile di molte comunità islamiche (ma non solo). Insomma un richiamo alla laicità: la stessa che dovrebbe imporci di dare alle comunità musulmane delle vere moschee, regolarmente registrate, dove si predichi in italiano, così da dare la dovuta dignità alla religione di un miliardo e seicento milioni di persone, guadagnandoci il fatto che potremo così controllare le schegge impazzite.

E infine conclude

Questi sono piccoli passi, ma sono utili a riaffermare cosa siamo, dove siamo, dove vogliamo andare e con chi ci vogliamo andare. Con uno sforzo del genere, magari se replicato dai nostri fratelli di lotte occidentali, forse un giorno potremmo cominciare a ragionare di politica estera e di difesa comune.

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