Mosca 2015: Italia, è doppio oro: per il fioretto femminile, ora tricampeon, e per quello maschile

FIORETTO FEMMINILE A SQUADRE, TERZO ORO MONDIALE –

Nonostante la delusione nella spada femminile a squadre di ieri – nella gara individuale Rossella Flamingo ha vinto l’oro, ma in quella a squadre solo una medaglia di legno, soprattutto a causa di imbarazzanti errori arbitrali – la spedizione mondiale a Mosca della nostra scherma si conferma un successo straordinario.

Londra 2012 - Fioretto

E’ arrivato infatti l’oro per il nostro Dream Team del Fioretto: Di Francisca, Errigo e Batini con il lusso di una 41enne Vezzali in panca, pronta alle stoccate giuste al momento giusto, sono praticamente imbattibili, insieme. E lo hanno dimostrato anche in questa competizione iridata, che le vede trionfare per la terza volta consecutiva.

A piangere, però, è comunque un italiano. Quello Stefano Cerioni, capace di incantare in azzurro da schermidore e allenatore pluripremiato di queste ragazze, ora ct delle russe (soprattutto perché snobbato dalla nostra federazione), di nuovo argento dopo Kazan e ancora beffato dall’ex compagno di nazionale Andrea Cipressa. Anzi, questa volta perdono anche più nettamente di quanto dica il 45-36 finale, le padrone di casa. Grazie a un’impetuosa Batini, una Di Francisca implacabile e un’Errigo che di rabbia dà l’ultima stoccata, in cui c’è anche la delusione per il bronzo individuale. Si riscattano tutte, le ragazze: le altre tre, infatti, non avevano superato gli ottavi.

FIORETTO MASCHILE A SQUADRE: UN ALTRO ORO! –

La notizia clamorosa, però, forse è quella degli uomini, dei nostri fiorettisti. Con un torneo eccellente e una semifinale perfetta, Garozzo, Cassarà e Baldini si sono presi di (pre)potenza il diritto la finale, sempre con i russi. Lo hanno fatto battendo, anzi strapazzando la Francia, 45-25. I transalpini, poi, hanno dovuto rinunciare anche al bronzo in favore della Cina, sconfitta proprio dai padroni di casa. Per una domenica perfetta, vogliamo anche i quattro moschettieri sul gradino più alto, a confermare una crescita straordinaria cominciata dagli ultimi europei (tripletta individuale). E cos’è successo nell’ultimo atto: ancora i russi in ginocchio e noi trionfanti: 45-38 e quinta medaglia tricolore, soprattutto grazie a un Baldini rinato e a un Cassarà dolorante ma tenace. Da ricordare anche Garozzo, regolarissimo, e la riserva Avola. Un mondiale da sogno.

(Copyright Photo: ANSA)

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