« Lo scontro tra Turchia e Russia favorisce l’ISIS»

ISIS

sorride di fronte allo scontro sempre più acceso tra Russia e Turchia. Mentre i suoi sostenitori esultano per l’abbattimento del Sukhoi Su-24 sui social network legati all’organizzazione terroristica, Mosca e Ankara sembrano preferire la difesa della loro strategia siriana invece che combattere i terroristi islamici. In queste settimane ISIS ha ucciso centinaia di russi e turchi, ma per ora Putin e Erdogan si concentrano sui loro obiettivi contrastanti in Siria, rendendo sempre più difficile la coalizione internazionale che François Hollande sta provando a costruire.

ISIS RUSSIA TURCHIA

– Come rimarca Der Spiegel, il caccia russo Sukhoi Su-24 abbattuto dagli F16 turchi è stato abbattuto in un luogo distante diverse centinaia di chilometri dai terroristi del sedicente califfato islamico.

L’ISIS è l’attore del conflitto siriano che più beneficia di questo episodio. L’abbattimento dell’aereo da guerra russo da parte dell’aviazione turca mostra come la formazione di una compatta coalizione contro l’ISIS non riesce ad avanzare, nonostante le affermazioni dei leader di molti Paesi e le relative iniziative diplomatiche.

Il settimanale tedesca spiega che a differenza delle loro dichiarazioni né Putin né Erdogan hanno come priorità la lotta all’ISIS. In Siria l’aviazione russa combatte preferibilmente “tutti i terroristi”, la formula per includere tanto i miliziani del sedicente Califfato quanto, se non soprattutto, i ribelli sunniti anti Assad. Dall’altra parte Erdogan ha finora concentrato i suoi sforzi militari contro i curdi, per impedire la creazione di uno Stato autonomo della minoranza etnica più rilevante della Turchia, che secondo Ankara destabilizzerebbe il Paese. In questo modo sia la Russia che la Turchia colpiscono chi sul terreno combatte l’ISIS.

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ISIS COALIZIONE

– La reazione della Russia all’abbattimento del suo caccia evidenzia ulteriormente le tensioni che dividono l’alleanza contro l’ISIS. Mosca installerà i missili anti areo più evoluti a sua disposizione, S-400, in Siria, una mossa che sembra più pensata per aumentare la difesa contro gli aerei della Nato o dei Paesi alleati degli USA che contro l’ISIS, visto che i jihadisti non hanno a disposizioni sistemi d’attacco tecnologicamente avanzati. I terroristi di al-Baghdadi in queste ultime settimane hanno colpito duramente Mosca e Ankara, facendo saltare in aria il Metrojet russo e realizzando gli attentati di Ankara e Suruc. ISIS ha ammazzato diverse centinaia di turchi e russi, ma questo non ha portato a un coordinamento maggiore degli sforzi bellici contro il sedicente califfato. Al contrario, lo scontro tra Turchia e Russia sembra frapporre un ostacolo insormontabile alla strategia del presidente francese. François Hollande vorrebbe costituire una grande alleanza internazionale contro l’ISIS, unendo la Russia agli USA nella lotta ai terroristi di al-Baghdadi. Questa sera il capo di Stato transalpino si confronterà con Vladimir Putin, ma alla luce della strategia del presidente russo si comprendono i motivi per cui l’ISIS ha accolto con così grande favore l’abbattimento del Sukhoi Su-24.

Photo credit: MIKHAIL KLIMENTYEV/AFP/Getty Images

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