Siria, l’Isis occupa Palmira: diffuse foto e video delle decapitazioni

Ancora stragi dell’Isis in Medio Oriente. I miliziani dello Stato Islamico hanno ucciso decine di militari governativi e miliziani lealisti mentre fuggivano da Palmira, nella Siria centrale, tra Damasco e regione dell’Eufrate. A riferirlo, all’Ansa, sono state alcune fonti locali contattate via Skype. Secondo le fonti citate dalla principale agenzia di stampa italiana, i jihadisti avrebbero teso un agguato ai militari che fuggivano lungo la strada che collega Palmira alla città di Homs, il capoluogo dell’omonima regione. Poi sono arrivate le conferme. L’Isis ha celebrato la presa della città proprio pubblicando su Internet foto e video della decapitazione di soldati e miliziani lealisti siriani dentro e fuori la città. Dall’ong Ondus, Osservatorio nazionale per i diritti umani, intanto, si è  appreso che gli jihadisti dell’Isis hanno preso il controllo dell’antico sito archeologico di Palmira, uno dei più belli al mondo.

 

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ISIS A PALMIRA, COPRIFUOCO E RASTRELLAMENTI –

Gli uomini del Califfato hanno preso da ieri la città di Palmira e, come riferisce l’Ansa, da ieri notte i jihadisti hanno imposto un coprifuoco totale. A Plamira oltretutto non sarebbe più servita dalla corrente elettrica e sarebbero in corso rastrellamenti casa per casa alla ricerca di miliziani lealisti e militari governativi ancora in città. Dai megafoni posti sui minareti delle moschee di Palmira, inoltre, i miliziani sello Stato Islamico avrebbero diffuso un messaggio alla popolazione invitando la gente a non collaborate con «le bande di Assad», ovvero con i militari del regime del presidente Bashar al Assad. Le vie della città, dunque, sarebbero deserte e sono sotto il pieno controllo degli uomini dell’Isis.Lo Stato Islamico, infine, avrebbe fatto ingresso all’aeroporto militare e raggiunto la prigione, nella zona Est di Palmira, e la sede dell’intelligence militare, a Ovest.

ISIS A PALMIRA, FOTO E VIDEO DELLE DECAPITAZIONI –

In alcuni video pubblicati dall’Isis si vedono teste appoggiate a terra e vicino i documenti della vittima. «Apostati uccisi a Palmira», recita la scritta in arabo in sovrimpressione. Numerosi account di seguaci dell’Isis sui social network hanno dato risalto alle immagini e ai video, inneggiando alla «liberazione della Wilaya di Homs».

ISIS A PALMIRA, RAID SIRIANI –

Dalle forze siriane è arrivata una controffensiva. L’aviazione governativa, come riferito da fonti dell’Ansa via Skype, ha bombardato il centro moderno di Palmira, colpendo tra l’altro una moschea e una scuola. Non si hanno notizie di vittime nella città da ieri in mano all’Isis. Colpite dai raid la moschea Uthman ben Affan e la scuola colpita è la Hoda Shaarawi.

ISIS A PALMIRA, AGLI JIHADISTI METÀ SIRIA –

L’Ondus riferische che, con la conquista della regione di Palmira, gli jihadisti controllano ora controlla circa metà del territorio della Siria, con la maggior parte dei giacimenti di petrolio e di gas. Ormai lo Stato islamico si estende su circa 95.000 km quadrati. Come dimostra una mappa presentata su SkyTg24 l’Isis ha conquistato territori soprattutto nella zona orientale della Siria, ma con la conquista di Palmira si avvicina alla capitale Damasco.

 

isis(Immagine da SkyTg24)

 

ISIS A PALMIRA, BANDIERE NERA NELLA ‘PERLA DEL DESERTO’ –

Palmira, circa 200 km da Damasco, bene entrato a far parte del Patrimonio Unesco, è considerata la Perla del Deserto ed uno dei gioielli architettonici del Medio Oriente. In passato fu uno dei centri culturali più importanti del mondo antico, luogo di transito delle carovane lungo la Via della Seta. Oggi è famosa soprattutto per il colonnato che dava il benvenuto ai carovanieri, i templi e le torri funerarie. È un’oasi il cui nome apparve per la prima volta su una tavoletta 4mila anni fa. Dopo la conquista romana, a partire dal I secolo avanti Cristo, diventò poi località lussuosa ed esuberante, grazie al commercio di specie e profumi, seta e avorio. Prima dello scoppio della guerra civile tra ribelli e forse del regime di Bashar al Assad, nel 2011, la città era visitata da oltre 150mila turisti all’anno, che giungevano per vedere le oltre mille colonne, le statue e la formidabile necropoli di 500 tombe.

ISIS A PALMIRA, MOGHERINI: «CRIMINE DI GUERRA» –

Sull’occupazione dell’Isis non si è fatta attendere una dichiarazione di Federica Mogherini. Palmira – ha detto l’Alta rappresentante per la politica estera Ue – «è un simbolo del ricco patrimonio culturale della Siria ed è stata un crocevia di civiltà attraverso la storia» e le uccisioni di massa e la distruzione del patrimonio culturale in Siria e Iraq «sono un crimine di guerra». La Ue – ha sottolinea Mogherini – «sostiene gli sforzi delle Nazioni Unite per trovare una soluzione politica al conflitto e della coalizione anti-Is per fermare la diffusione dell’organizzazione terroristica».

ISIS A PALMIRA, UNESCO: SI RISCHIA «PERDITA PER L’UMANITÀ» –

Parole forti anche dal direttore generale dell’Unesco. La distruzione del celebre sito archeologico di Palmira – ha detto Irina Bokova in un video pubblicato sul sito dell’Onu – sarebbe «un’enorme perdita per l’umanità». «Palmira è uno straordinario sito patrimonio dell’umanità nel deserto e l’eventuale sua distruzione non sarebbe solo un crimine di guerra ma un’enorme perdita per l’umanità», ha dichiarato Bokova. «In fin dei conti è la culla della civiltà umana. Appartiene all’intera umanità e penso che tutti oggi dovrebbe essere preoccupati per ciò che sta accadendo», ha dichiarato.

(Foto di copertina: Tauseef Mustafa / Afp / Getty Images)

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