«Io, musulmano ho fatto il presepe nel mio ristorante»

A Milano Hassan, ristoratore musulmano, ha deciso di allestire un presepe nella sua attività. Contattato da Il Giorno spiega: «Per noi Gesù non è il figlio di Dio ma un profeta. Al di là di questo: c’è sempre rispetto per questa figura. Il mio intento è soprattutto quello di evidenziare i valori che ci uniscono, in nome dell’umanità. Dio è unico, in qualunque modo lo si chiami. Il mio nonno paterno era un Imam, mi ha sempre insegnato la tolleranza. E seguo il principio di Voltaire: anche se talvolta non condivido le idee altui, farei di tutto perché tutti possano esprimersi».

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Riporta il quotidiano:

Gesù Bambino nella capanna, tra Maria e Giuseppe. Il bue, l’asinello, le pecore, un fuocherello in lontananza. Un presepe come tanti, semplice e poetico. È in bella vista all’ingresso del ristorante “Lungo la notte”, in via Lodovico il Moro. E ad allestirlo è stato il titolare Hassan El Habiby, 56enne, musulmano. Una scelta che ha suscitato stupore: diversi clienti sono rimasti a bocca aperta. Come mai c’è un presepe in un locale gestito da un musulmano? La domanda che Hassan si è sentito rivolgere decine di volte, in questi giorni. «I valori che ci uniscono sono gli stessi: pace e amore. Gesù viene sulla terra a portarci questi doni, come messaggero di Dio. E nel Corano c’è una parte dedicata a Maryam, Maria», risponde.

(in copertina foto via fb Lungo La notte)

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