Intervista a James Pallotta: «Appoggio Spalletti ma capisco Totti»

In quel del Sunset Juice Cafe di Tonino Doino c’è un uomo che tutti, a Roma, aspettavano di ascoltare. Dopo il weekend di fuoco che ha visto contrapporsi Francesco Totti e Luciano Spalletti in un duello che ha spaccato tifoseria e città, scalato le classifiche sui social e riempito i giornali di editoriali e retroscena, parola a James Pallotta che da buon padrone di casa raccoglie gli ultimi cocci rimasti a terra e prova a chiudere definitivamente la storia. Certo, il presidente giallorosso, in sella dall’agosto 2012, ha il compito più arduo: decidere del futuro del giocatore più forte della storia del club e tra i più forti della storia del calcio italiano. Oggi, intervistato in esclusiva da Roberto Zanni sul Corriere dello Sport, Pallotta detta la linea.

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PALLOTTA AL CORRIERE DELLO SPORT

Andiamo per gradi. Il patron statunitense parte dalla reazione all’intervista di Totti a Rai Sport. Sarebbe meglio dire, dalle reazioni:

«Diciamo che ne ho avute due. Sorpreso da una parte, per le parole di Francesco, ma allo stesso tempo capendo lo sfogo dettato dalla frustrazione. […] Non mi aspettavo una cosa simile, anche se, in un certo senso, per una parte l’ho capita: è un grande giocatore, ha fatto la storia della Roma, adora competere, è una superstar. […] Spalletti è un tecnico straordinario, uno dei cinque migliori al mondo […]. Quello che ha fatto è stato dettato da un principio fondamentale: prima viene la squadra e nessun giocatore viene prima degli altri»

Nella confessione a Donatella Scarnati, il numero 10 parla chiaramente di mancanza di rispetto. Una tesi che Pallotta respinge:

«Non è assolutamente vero che Spalletti non abbia rispettato Totti, queste sono solo speculazioni. Partiamo dai quattro minuti con il Real Madrid: prima di tutto Spalletti lo voleva far entrare sull’1-0 come carta per pareggiare. E poi […] poteva essere l’ultima partita casalinga di Francesco in Champions, non si sa mai quello che può capitare in futuro. […] Spalletti gli ha concesso l’opportunità di un ultima passerella»

Già il futuro. Tutti aspettano di conoscere quello di Totti: giocatore o dirigente? Ancora a Roma oppure no?

«Ci metteremo a sedere a un tavolo, parlerò con lui […]. A dicembre, quando ci siamo incontrati l’ultima volta, mi aveva detto che voleva continuare a giocare. Vedremo adesso»

E tra i sogni di scudetto e un altro contratto da sistemare entro la fine della stagione, quello del direttore sportivo Walter Sabatini, Pallotta regala una battuta anche sul nuovo stadio:

«Se fosse per me lo stadio sarebbe stato già pronto da ieri. Ma una volta partito il progetto purtroppo sono apparsi problemi che non ci aspettavamo, che non ci hanno fatto felici, per questo motivo sono frustrato. Ma continuiamo a lavorarci in maniera continua, anche qui dietro le quinte»

Photocredit copertina Paolo Bruno/Getty Images

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