L’interrogazione parlamentare del M5S sulla vendita del Milan al «sedicente uomo d’affari cinese Yonghong Li»

La firma è dell’onorevole Paolo Romano. Il deputato del Movimento 5 Stelle, nella giornata di ieri, ha depositato un’interrogazione parlamentare sulla compravendita del Milan. E ha chiesto al governo di indagare su una cospicua operazione finanziaria che potrebbe rappresentare – come ha riportato il settimanale l’Espresso – «un caso di voluntary disclosure di Berlusconi» definito, sempre nell’interrogazione parlamentare, «noto evasore fiscale già condannato per reati tributari che starebbe facendo rientrare capitali non dichiarati detenuti a Hong Kong».

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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE MILAN, LE PREMESSE

L’interrogazione dell’esponente del Movimento 5 Stelle, inoltre, prende come spunto anche l’inchiesta del New York Times di qualche giorno fa. In questo lavoro giornalistico venivano avanzati dubbi sull’impero minerario di Yonghong Li, attuale presidente dei rossoneri. I giornalisti del quotidiano statunitense, infatti, erano andati a visitare le sue sedi legali, trovando edifici dismessi e, in ogni caso, vuoti.

Sempre in quell’inchiesta, la famiglia di Li era stata accusata di aver messo in piedi una truffa ai danni di 5mila piccoli investitori per un totale di oltre 63 milioni di dollari e di aver ricevuto una multa per non aver dichiarato il possesso di un pacchetto di azioni dal valore di 50 milioni di dollari. Questi dati (anche se la cifra della truffa viene riportata in euro e non in dollari) sono stati citati nell’interrogazione di Paolo Romano.

INTERROGAZIONE PARLAMENTARE MILAN, LE RICHIESTE

Il parlamentare del Movimento 5 Stelle si chiede se, in base al regolamento della Figc in materia di acquisizione di partecipazioni societarie a livello professionistico, l’attuale proprietà del Milan possegga quei requisiti di «onorabilità e solidità finanziaria» richiesti dalla Federazione. In modo particolare, secondo Romano, l’attuale presidente del Milan non andrebbe a soddisfare questi requisiti. Anzi, nell’interrogazione parlamentare, Li Yonghong viene definito «sedicente uomo d’affari». Succede anche questo a fine legislatura.

(FOTO: Ansa/Daniel Dal Zennaro)

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