Diritti tv, intercettazioni. Il manager di Infront: «Ci mettono tutti in galera»

«Ci mettono tutti in galera». È una delle affermazioni che emerge dalle intercettazioni effettuate nell’ambito dell’inchiesta sui diritti tv nel calcio. A parlare è il manager di Infront Giuseppe Ciocchetti, al telefono con l’avvocato della Lega Calcio Bruno Ghirardi. Ecco da La Gazzetta dello Sport il testo della conversazione su una trattativa privata:

G.: «Ma domani il primo, cioè, voglio dire, il legale della Juve, che evidentemente spinge da un’altra parte, solleva il problema e io a questo punto devo rispondere. Allora, io rispondo in coscienza, ma anche nell’interesse di tutti…».
C.: «Però, scusami, si può andare per via privata… Non è che la tesi può essere nulla quella di Mediaset, e deve essere accettata quella di Sky?».
G.: «No, assolutamente, no. Allora, io vado a trattativa privata. Allora, le due offerte che ho ricevuto non sono per me accettabili: una perché comunque, in ogni modo, non mi dà una soddisfazione economica che io mi aspettavo, e quindi ho tutto il diritto del mondo di poterla rifiutare, l’altra perché magari mi dava un’aspettativa economica che a me poteva anche piacere, però purtroppo è condizionata. Allora a questo punto andiamo a trattativa privata, nell’ambito della trattativa privata rimuoviamo quelli che sono i problemi. Ma così io non posso andare a dire: “Allora, l’accetto a condizione che tu la tolga”, cioè io sto modificando un’offerta eh?».
C.: «Facciamo la trattativa privata, così rimuoviamo gli ostacoli, riformulino le offerte, ma che siano loro a riformulare…».
C. osserva: «Ci mettono tutti in galera».

 

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DIRITTI TV NEL CALCIO, INTERCETTAZIONI

L’inchiesta sui diritti tv nel mondo del calcio è originata lo scorso ottobre dall’arresto per riciclaggio del fiscalista Andrea Baroni. In un filone parallelo dell’inchiesta i magistrati milanesi hanno iscritto nel registro degli indagati anche Marco Bogarelli, presidente di Infront, accusato di turbativa d’asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Indagati per i presunti finanziamenti ai club sono anche i presidenti di Lazio (Claudio Lotito), Genoa (Enrico Preziosi) e Bari (Gianluca Paparesta). Da un’intercettazione emerge anche un colloquio tra Adriano Galliani e Bogarelli sugli esiti delle offerte commerciali:

B.: «Senti… invece lì… il pacchetto C lo aggiudicherei…».
G.: «Uh! Tre mi… Cos’è? Più di 3 milioni, assolutamente!».
B.: «Sì, via… Alla grande…».
G.: «Perché tu pensi che il secondo giro si porta a casa ancora qualcosa di più?».
B.: «No, no ,no ,no… ma poi, dammi retta… andiamo così».
G.: «No, ma non nel C, no, sto parlando diritti esteri».
B.: «Ah, sì, quelli sì, sì, secondo me sì, perché sono tempestato… poi in Qatar, Aspire è interessatissimo a fare la partita del turno di Tim Cup a gennaio…».
B.: «…Metterebbero un sacco di soldi…sono».
G.: «Dai, dai, dai, dai va bene».

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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