Inside Out: i motivi del successo di Tristezza che si prepara a dominare Halloween

Inside Out è forse il più grande successo cinematografico degli ultimi anni e molto del merito va ai protagonisti, ovvero alle emozioni. Ma una più delle altre ha dominato la scena tanto da diventare la vera protagonista del film: Tristezza. Con il suo pullover, la sua pelle blu, gli occhialoni e lo sguardo perennemente abbacchiato ha conquistato il pubblico. E la conferma arriva da Phyllis Smith, voce originale del personaggio e già protagonista di The Office che, intervistata dal Time, spiega così il successo della piccola Tristezza: «abbiamo lavorato al film per tre anni e mi sono concentrata solo sul mio personaggio. Non avrei mai immaginato potesse diventare tanto amata».

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Inside Out
(Kevin Winter/Getty Images)

INSIDE OUT, TRISTEZZA PIU’ POPOLARE DELL’UOMO RAGNO

 

Il successo di Tristezza è tale che all’ultimo Comicon di San Diego c’erano più cosplayer della piccola donna blu che dell’Uomo Ragno: «davvero? – si chiede sorpresa la Smith – forse le persone vogliono esprimere loro stesse e manifestare il proprio stato d’animo senza imbarazzi. Abbiamo tutti delle emozioni e nessuno vuole ammettere di essere giù. Tristezza in Inside Out è un personaggio positivo». Tristezza si prepara quindi a diventare il personaggio dell’anno per Halloween «insieme a Donald Trump ed ai suoi capelli», scherza la Smith. I due potrebbero anche parlarsi. Secondo l’attrice «si confronterebbero, lo ascolterebbe e lo farebbe tornare sulla Terra».

INSIDE OUT, COME VESTIRSI DA TRISTEZZA PER HALLOWEEN

Phyllis Smith, voce di Tristezza, prova a suggerire ai fan come vestirsi a Halloween per assomigliare al loro personaggio preferito: «usate della tinta blu sul viso ma assicuratevi che si possa togliere. Indossate poi una bella maglietta ma dev’essere pesante». Certo, una maglia o, meglio ancora un maglione vanno contro la moda degli ultimi anni che voleva vestiti succinti anche nella notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre. Per questo vestirsi da Tristezza, prosegue la Smith, potrebbe rivelarsi una decisione «di buonsenso».

(Photocredit copertina Alberto E. Rodriguez/Getty Images for Disney)

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