Inps: nel 2015 assunte 900.000 persone con sgravi fiscali

Nei primi nove mesi del 2005 906.000 persone sono state assunte a tempo indeterminato con gli sgravi contributivi previsti dalla legge di stabilità. Lo conferma l’Inps nel suo Rapporto sul precariato. Di queste, 703.890 sono nuove assunzioni mentre le trasformazioni di contratti a termine sono 202.154.

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INPS: IL SALDO POSITIVO NELLE ASSUNZIONI DEL 2015

Nei primi nove mesi si sono registrate oltre 1,7 milioni di assunzioni a tempo indeterminato, comprese le trasformazioni di rapporti a termine degli apprendisti, a fronte di 1,2 milioni di cessazioni. Il saldo è quindi positivo per 469.000 rapporti di lavoro stabili. Rispetto al 2014, continua l’Inps, c’è stata una variazione positiva per 371.347 posti di lavoro. Lo scorso anno venne registrato un incremento nelle prestazioni di 98.046 “impieghi”. Nei primi nove mesi del 2015 i nuovi rapporti di lavoro subordinato, esclusi i lavoratori pubblici, i domestici e gli operai agricoli, nel complesso sono stati 4,09 milioni a fronte di 3,49 milioni di cessazioni di rapporti di lavoro, con un saldo positivo di 599.000 unità.

 

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INPS: I NUOVI ASSUNTI COMPLESSIVI NEL 2015 SONO 1.330.964

Per i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato nei primi nove mesi dell’anno, pari a 1.330.964 unità, si registra un aumento del 34 per cento rispetto allo stesso periodo del 2014 mentre per le trasformazioni di contratti a termine, pari a 306.894 posti di lavoro, si segnala un incremento del 17,7 per cento. Per le trasformazioni di contratti di apprendistato, pari a 64.258 unità si registra un incremento del 20 per cento sullo stesso periodo del 2014 mentre per le cessazioni di rapporti a tempo indeterminato l’aumento è stato del 2,1 per cento.

 

INPS, VOLANO I VOUCHER

L’Inps ha inoltre raccolto i dati dei voucher spiegando che nei primi nove mesi dell’anno ne sono stati venduti 81,3 milioni con un aumento rispetto allo scorso anno del 69 per cento. I voucher servono al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio e hanno un valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2014 pari al 69,3 per cento. Nei primi 9 mesi dell’anno si sono registrati aumenti del 99,4 per cento in Sicilia e del +87,7 per cento in Puglia.

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