Indonesia, fucilati otto stranieri condannati per droga. Uccisi due australiani

Sono stati fucilati gli otto condannati a morte in Indonesia per traffico di droga. Nonostante le pressioni della comunità internazionale la grazia da parte del presidente Joko Widodo non è arrivata e ora si rischia il caos diplomatico con l’Australia. A morire fucilati l’indonesiano, Zainal Abidin, gli australiani Andrew Chan e Myuran Sukumaran, il brasiliano Rodrigo Gularte, i nigeriani Sylvester Obiekwe Nwolise, Raheem Agbaje Salami e Okwudili Oyatanze, e il ghanese Martin Anderson. La filippina Mary Jane Fiesta Veloso, altra condannata è stata graziata perché consegnatasi alla polizia confessando di esser stata il “corriere” del gruppo.

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INDONESIA ATTESA DI VERDETTO UN FRANCESE

– Rimane ancora in attesa il francese Serge Atlaoui, per il quale si è mobilitato il presidente Francois Holland. Aspetta ancora il verdetto della Corte Suprema. Le morti più discutibili, dati i legami che ha l’Australia con l’Indonesia sono quelle di Andrew Chan e Myuran Sukumaran,i due capi della gang dei “nove di Bali” arrestati nel 2005. Amnesty International ha condannato l’esecuzione definendola “estremamente riprorevole” e ha chiesto una moratoria sulle nuove eventuali condanne a morte. Le esecuzioni “sono state eseguite ignorando completamente le salvaguardie riconosciute a livello internazionale per l’uso della pena di morte”, ha affermato il direttore di Amnesty International per il Sudest asiatico e il Pacifico Rupert Abbott.

(In copertina foto ROMEO GACAD/AFP/Getty Images)

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