“L’esposto contro il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco fu pilotato”

L’esposto dei piccoli azionisti del Banco di Spoleto contro il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco fu pilotato. A manovrare dietro le quinte sarebbe stato Rodolfo Varano, manager di Nit Holdings Ltd (il gruppo che offrì 10 miliardi di euro per ricapitalizzare il Monte dei Paschi di Siena), oggi indagato per aggiotaggio e calunnia.

 

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IGNAZIO VISCO E IL MANAGER DIETRO L’ESPOSTO –

Secondo l’accusa la notizia dell’opzione su Mps diffusa da Varano avrebbe inciso sulle quotazioni del titolo della banca in Borsa. Ma c’è di più. Lo racconta Ilaria Sacchettoni sul Corriere della Sera:

Stando al decreto di perquisizione che gli è stato notificato dal nucleo guidato dal generale Giuseppe Bottillo, Varano avrebbe manovrato dietro le quinte affinché fosse presentato l’esposto dei piccoli azionisti del Banco di Spoleto. Da quella denuncia era scaturita l’iscrizione del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco con l’ipotesi di concorso in corruzione, abuso d’ufficio e truffa. Secondo il pm Stefano Pesci, Varano avrebbe spinto il presidente di Aspocredit, Carlo Ugolini, a denunciare funzionari della Banca d’Italia per aver interferito con l’offerta della Nit benché «pienamente consapevole dell’infondatezza delle accuse». E pur sapendo assieme ad altri — gli indagati Perry Nolan Hammer (unico con residenza a Hong Kong) e Fabio Polidori — che l’operato di Bankitalia «con riferimento all’offerta Nit era del tutto legittimo» e che «l’offerta si presentava del tutto inattendibile», il manager si attivò per veicolare la denuncia.

L’esposto è costato a Visco l’iscrizione nel registro degli indagati a Spoleto

(Foto di: ANSA / GIORGIO ONORATI)

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