Ignazio Marino, panico nella maggioranza. Clima teso in Campidoglio

Ignazio Marino, è panico nella maggioranza: dimissioni non escluse fra i ranghi dei consiglieri che appoggiano il sindaco-chirurgo di ritorno dal viaggio in America, fra conferenze all’università e partecipazioni alla visita di Papa Francesco; e proprio il pontefice, sull’aereo del ritorno in Italia, ha voluto rimarcare la sua distanza, sostenendo che non era stato lui a invitare il sindaco, né il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Al resto ha pensato Giuseppe Cruciani a La Zanzara, che ha fatto chiamare Monsignor Vincenzo Paglia da un finto Matteo Renzi.

IGNAZIO MARINO, PANICO NELLA MAGGIORANZA: DIMISSIONI NON ESCLUSE

“Si è imbucato”, ha detto monsignor Vincenzo Paglia: “Ha fatto la figura del bischero. Ha cercato di sfruttare questa situazione, e questo fa imbestialire il Numero Uno”, che sarebbe poi il Pontefice: e il rischio è quello, dice Paglia, di un raffreddamento dei rapporti in vista del Giubileo della Misericordia.

Il problema è proprio quello. Quando era a Filadelfia ha insistito per vederlo e rivederlo, e questo lo ha fatto infuriare. Deve avere delle cose da farsi perdonare, sta cercando appoggi. Queste cose fanno infuriare il Pontefice. E mettono un bel freno al rapporto

La serata del sindaco Ignazio Marino sembra aver ha gettato letteralmente nel caos la maggioranza dell’Aula Giulio Cesare che sostiene l’esponente del Partito Democratico. Un giro di contatti in serata che Giornalettismo ha effettuato conferma che la notizia si è diffusa in brevissimo tempo fra messaggi Whatsapp e canali informali. E che i prossimi giorni potrebbero riservare sorprese alla capitale.

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“Vuoi sapere cosa farò? Chiamerò il sindaco, lo manderò a quel paese e gliene dirò quattro, ora ci dovrà spiegare”, dice un democratico di rango nel gruppo Pd del Campidoglio: “Siamo nel caos”, ci dice qualcun altro. A dare la versione ufficiale è il capogruppo del Pd Fabrizio Panecaldo, che ci dice: “Io sto ai fatti: il sindaco ci ha detto in una riunione ufficiale del gruppo Pd che andava in America a tenere una lezione all’università e a incontrare degli investitori, e questo è successo”. Ma off the records, sono molti gli esponenti del Pd che confessano di aver passato “una giornata terribile” e “una serata ancora peggiore”. “Politicamente”, ci dicono, “ora si dovrà chiarire. Mi dispiace, sono con il morale a terra”, dice un consigliere del gruppo Pd, anche se non manca chi getta acqua sul fuoco: “Senti, sono cose che interessano solo gli addetti ai lavori, torniamo a parlare di cose serie”.

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Sarà: ma il dato è certo, le parole “dimissioni” e “sfiducia” circolano fra i consiglieri, magari solo paventate, ma pronunciate. Sopratutto perché c’è chi ha inviato una mail all’università americana che ha ospitato il sindaco Marino, per avere notizie certe riguardo la copertura dei costi della sua visita.

Sarebbe dunque da confermarsi ufficialmente che la Temple University di Philadelphia ha pagato per due persone: il sindaco e un assistente. Due biglietti sarebbero dunque a carico del contribuente romano, il che darebbe ragione ad Andrea Augello del Nuovo Centrodestra, principale esponente dell’opposizione a Marino.

SPESE DI VIAGGIO DEGLI IMBUCATI DI FILADELFIA PAGATE DAL CERIMONIALE, (ALMENO DUE SU QUATTRO).Contrordine: oggi Marino…

Posted by Andrea Augello on Martedì 29 settembre 2015

Ad ulteriore conferma, in serata, arriva una nota dell’Ansa, che comunica di aver interpellato l’ufficio stampa dell’università statunitense:«Al sindaco Marino abbiamo pagato solo il trasporto, non il pernottamento». Poi, l’ufficio stampa della Temple University di Filadelfia precisa «Abbiamo pagato le spese del volo e del treno, ma non l’albergo. Per la precisione, abbiamo pagato il trasporto al sindaco e ad una persona della delegazione».

(foto ANSA/FABIO CAMPANA)

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