I nove cibi disgustosi che qualcuno mangia davvero

Otto piatti raccapriccianti e per berci sopra un drink macabro, messi in fila da Cracked.com per gli stomaci che non devono mai dire mi disppiace.

Il meno raccarpicciante è stato giudicato il polipo vivo, che non è proprio vivo perché il cervello glielo tolgono prima di servirlo in Giappone e Corea, dove si chiama odori don, ma che è ancora abbastanza visto da cercare di scappare alla salsa bollente o da ribellarsi se provate a metterlo in bocca intero.

piovra 1

piovra 2

 Molto raccapricciante anche il drink canadese da veri uomini, servito con un vero dito mozzato dentro, dicono che nei territori vergini del Canada non sia difficile trovarne. La tradizione locale impone di bere toccando il dito con le labbra, altrimenti non vale.
dito 2

dito

 I calamari serviti vivi e ubriachi al confronto sono uno spettacolo, farli bere fino a sbronzarli serve anche a renderli assetati, così quando poi sono immersi nella marinatura, se la bevono avidamente.

 Decisamente più raccapricciante la zuppa di pipistrello, servito intero con tutte le sue cosine, al di là della pericolosità di mangiare un animale noto come veicolo di pericolose infezioni, ci vuole una certa determinazione per farselo piacere.

pipistrello

Decisamente più abbordabili i ricci di mare, consumati abitualmente vivi anche da noi senza troppi rimpianti da molti, che però mostrano pur sempre un brulicare di vita che finisce direttamente sotto i denti dei buongustai.

Il brucone ciccione australiano non fa molta impressione da vivo, ma pensare di mangiarlo crudo come facevano i locali è già un altro paio di maniche. Non aiuta molto nemmeno rielaborarlo “alla francese” e messo a galleggiare in una zuppa.

bruco australiano

 Le conchiglie insanguinate sono una specie che ha la particolarità di produrre emoglobina in abbondanza, ancora di più quando si tenta di aprirle a forza, trasformando la mangiata in uno spargimento splatter.

conchiglie sanguinanti

Dell cobra vivo non si butta via niente e si mangia tutto crudo, carne, sangue e persino il veleno. Se siete fortunati potete papparvi il cuore appena estratto e ancora pulsante, il massimo.

cobra 2

cobra 3

La suprema schifezza viene dalla Groenlandia, per preparare il Kiviaq s’infilano centinaia di uccelli nella pelle di una foca e si lascia frollare il tutto per 18 mesi. Al termine del processo di decomposizione si apre la pelle e si mangiano gli uccelli, senza cuocerli, perché la decomposizione così organizzata ha già intenerito le loro carni e persino le loro ossa. Peccato solo per l’odore, che è quello di cadavere.

Kiviaq

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