I miti del Titanic

25/04/2012 di John B

Il mare è da sempre fonte inesauribile di miti e leggende, e nella cultura popolare i marinai sono estremamente superstiziosi. Ne fa fede la storia di Giona, antico personaggio biblico che attirò sfortuna sulla propria nave e si offrì per farsi gettare in mare al fine di liberare gli altri marinai dalla mala sorte.

TITANIC – Alla luce di questa tradizione, era scontato che attorno alla tragedia del Titanic nascessero numerose storie inquietanti e leggende di ogni tipo, buona parte delle quali in chiave decisamente complottista.  Il transatlantico colò a picco nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912, esattamente un secolo fa, dopo aver urtato un iceberg durante la traversata inaugurale dell’Atlantico che avrebbe dovuto portarlo a New York da Southampton.

VERITA’  – Secondo lo scrittore Robin Gardiner, il vero Titanic non sarebbe mai affondato. Nei suoi libri Titanic: The Ship That Never Sank? e The Great Titanic Conspiracy Gardiner rammenta che il Titanic fu una di una classe di tre navi gemelle commissionate dalla società inglese White Star Line. Le altre si chiamavano Olympic e Britannic. La Olympic ebbe un grave incidente il 20 settembre del 1911, quando entrò in collisione con una nave da guerra della marina britannica. La colpa dell’incidente fu attribuita all’equipaggio del transatlantico e la teoria di Gardiner è che la White Star Line non intendesse affrontare la spesa per la costosa riparazione. Fu quindi deciso di scambiare i nomi delle navi: il Titanic prese il nome della Olympic, e viceversa. A quel punto – spiega Gardiner – l’Olympic (con il nome Titanic) sarebbe stato fatto affondare al fine di riscuotere le polizze assicurative mentre il Titanic avrebbe continuato a navigare con il nome Olympic (e senza necessità di riparazioni, visto che quello scafo era integro). Per evitare vittime, continua Gardiner, il piano prevedeva che l’Olympic (con il nome Titanic) sarebbe stato fatto affondare lentamente, allagandone i compartimenti, in un punto nel quale alcune navi di soccorso – opportunamente preposizionate dalla White Star Line – avrebbero potuto rapidamente trasbordare i naufraghi. Invece accadde l’imprevisto: il transatlantico urtò contro una delle navi di soccorso che stazionavano con le luci spente e la truffa si trasformò in tragedia con l’esito che tutti conosciamo. La storia dell’impatto con l’iceberg, secondo questa tesi, sarebbe stata inventata per nascondere il misfatto.

TEORIE – Un’altra teoria di complotto sostiene una storia completamente diversa e colloca l’affondamento del Titanic nel contesto di una immane cospirazione finalizzata ad acquisire il controllo economico del mondo. A sostenerlo, tra gli altri, è l’autoproclamato vescovo Edir Macedo, che ha creato una propria Chiesa i cui principi sono seguiti da varie comunità pseudo cristiane in tutto il Mondo, compresa l’Italia. La teoria spiega che l’affondamento del Titanic fu organizzato dai Gesuiti, i quali volevano creare una potente banca centrale americana (la Federal Reserve) per mezzo della quale controllare i destini economici degli Stati Uniti prima e del resto del Mondo dopo. La creazione della Federal Reserve era ostacolata da alcuni tra i più ricchi finanzieri mondiali: Benjamin Guggenheim, Isador Strauss e John Jacob Astor. Bisognava eliminarli. Così i Gesuiti fecero in modo di invitare i tre odiati avversari a borso del Titanic, per la crociera inaugurale. Al comando della nave fu posto un fedele gesuita, il capitano Edward Smith, votato all’estremo sacrificio per la causa. Il capitano diresse il transatlantico su una rotta lungo la quale la presenza degli iceberg era più che certa, ignorando tutti gli avvertimenti, e lasciò che il destino si compiesse. I tre finanzieri morirono nel naufragio e i gesuiti ebbero campo libero – attraverso i propri finanzieri di fiducia (Morgan, Rotschild ecc.) – per attuare il proprio piano.

STORIE – C’è poi la teoria del presagio profetico, basata sull’esistenza di un romanzo, scritto nel 1898 da Morgan Robertson , nel quale si narrava l’affondamento di un transatlantico immaginario, il Titan, entrato in collisione con un iceberg durante una traversata atlantica. Naturalmente la teoria si concentra sulle varie affinità presenti tra la storia romanzata e la tragedia vera, piuttosto che sulle differenze, peraltro pescando sia dall’edizione del 1898 che da quella del 1912, stampata dopo il naufragio del Titanic con alcuni ritocchi che avvicinavano maggiormente la fantasia alla realtà. C’è anche una verità alternativa che chiama in causa un sottomarino tedesco che – per qualche misteriosa ragione – avrebbe deciso di affondare il Titanic con notevole anticipo rispetto allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.

SCIENZA – E infine c’è un gruppo di scienziati fermamente convinti che il Titanic sia stato colato a picco da raggi laser sparati da un UFO subacqueo. Naturalmente nessuna di queste teorie ha il benché minimo fondamento e il rinvenimento del relitto del Titanic (avvenuto nel 1985 ad opera del ricercatore oceanografico Robert Ballard) non solo ha spazzato via le varie teorie su sommergibili e UFO ma ha anche consentito di comprendere meglio le cause tecniche che provocarono l’affondamento in poco tempo di un transatlantico giudicato inaffondabile. C’è voluto però un articolo di Perle Complottiste nel 2010 per indurre gli utenti della Wikipedia italiana a cambiare l’impostazione della voce dedicata alla tragedia, che fino a quel momento accreditava qualsiasi verità alternativa.

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