I lavoratori che sequestrano i manager alla Goodyear

06/01/2014 di Redazione

In Francia i lavoratori dello stabilimento Goodyear di Amiens hanno sequestrato due manager in una sala conferenze. I dipendenti, che chiedono più denaro in cambio della perdita dei loro posti di lavoro, hanno bloccato la porta con pneumatici per l’agricoltura. Goodyear ha cercato di chiudere lo stabilimento per cinque anni senza successo. Oggi l’ultimo tentativo, che si è concluso con il “boss-napping”, tecnica francese che prevede il sequestro dei manager e che era andata diradandosi dopo i picchi della crisi economia del 2009. L’azienda di Amiens ha già vissuto momenti di controversia in passato. Le speranze di Goodyear di chiudere lo stabilimento si sono scontrate con proteste violente che hanno incluso falò di pneumatici, preoccupazioni del governo e le prolungate procedure francesi dei licenziamenti.

I LAVORATORI CHE SEQUESTRANO I MANAGER – Adesso il sindacato è disponibile ad accettare l’inevitabile perdita di posti di lavoro, ma ad un costo. “Chiaramente non è più possibile continuare a lottare per i nostri posti di lavoro” ha detto Mickael Wamen, presidente di un sindacato, alla televisione Lci. “Quindi abbiamo deciso di cambiare tattiche e batterci per la più ampia compensazione possibile”. I lavoratori chiedono 80mila euro in cambio della liberazione dei capi, più 2.500 euro per ogni anno lavorato. I manager a fine giornata sono ancora intrappolati.

LA GOODYEAR – Evelyne Becker, rappresentante sindacale nello stabilimento, ha raccontato che i due sono stati fermati dopo un incontro particolarmente difficile con il personale. Goodyear ha confermato che i due manager sono trattenuti contro la loro volontà. “Questo tipo di iniziativa, sempre da condannare, è particolarmente inopportuno e controproducente in un momento in cui dovremmo concentrarci sul futuro dei dipendenti coinvolti dalla ritrutturazione, dopo diversi anni di ricerche di una soluzione” ha detto Goodyear in una dichiarazione.

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