I gay condannati a morte e salvati dai soldati

Due soldati francesi presenti in Mali, insieme alle truppe inviate per aiutare il paese, hanno impedito l’esecuzione di due uomini condannati a morte perché omosessuali.

IL CASO – Queer.de racconta il salvataggio di due uomini gay avvenuto nella città di Gao, dove le forze di regime stavano per tagliare loro la gola. “Ero in prigione, attendevo di essere giustiziato e ho sentito le bombe cadere tutta la notte. Il mattino successivo un gruppo di persone ha buttato giù la porta della cella dicendomi che ero libero e che il mio processo era stato ritenuto una farsa” ha detto Alitiinag Ousman, uno dei due uomini ormai salvi. Effettivamente, la condanna a morte è stata proclamata in assenza di testimoni, l’altro condannato Badou Ahmed ha aggiunto: “Volevano tagliarci la gola perché siamo gay”. Queer.de rivela che Ahmed ha il corpo pieno di cicatrici e zoppica a causa delle tortura.

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LA SITUAZIONE – A gennaio la Francia ha schierato 3.500 uomini per aiutare il Mali a difendersi dai ribelli islamici. Di recente, le truppe francesi con l’ausilio dell’esercito del Mali, hanno riconquistato Gao. Il 2 febbraio il presidente Hollande ha fatto visita in Mali confermando la volontà di aiutare il paese. L’omosessualità in Mali, come nella maggior parte delle ex colonie francesi, non è vietata anche se la popolazione è molto omofobica.

(Photo Credit/Queer.de/Getty Images)

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