Grillo torna con Farage ma il leader dell’Ukip detta tre condizioni (tra cui la testa di David Borrelli)

Pace fatta tra Nigel Farage e Beppe Grillo. Lo stesso leader dell’Ukip annuncia come il Movimento 5 Stelle continuerà a stare dentro l’EFDD: «Continueremo a lavorare insieme nel gruppo. Sono felice di dire che tutte le divergenze con il movimento di Beppe Grillo sono state risolte in maniera amichevole». Nella riunione di oggi, oltre agli europarlamentari pentastellati, era presente anche il leader dell’Ukip che, secondo testimonianze interne, ha sottolineato come i «matrimoni finiscano» ma anche «si possono anche ristabilire», sempre «se chi ha tradito, paga».

E chi paga?

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GRILLO FARAGE: PACE FATTA MA A TRE CONDIZIONI

L’uscita formale dei 17 eurodeputati del M5S avrebbe comportato per i grillini la perdita di personale, l’esclusione dell’accesso alle cariche nelle Commissioni parlamentari e il potere di influenza sui principali dossier. Il leader dell’Ukip ha dettato tre condizioni, chiedendo la conferma dell’intenzione di proporre un referendum sull’euro, ma soprattutto l’esclusione di David Borrelli dal ruolo di copresidente del gruppo, nonché il non rinnovo a febbraio del contratto per il funzionario M5S che ha partecipato alla trattativa con l’Alde.
David Borrelli è colui che ha condotto con Casaleggio e Grillo la trattativa con Alde. Trattativa che poi sappiamo tutti come è finita.
Fare pace conviene a tutti. Senza i 17 italiani nell’Efdd sarebbero rimasti solo 27: appena due parlamentari più del limite minimo di 25 (in rappresentanza di sette diverse nazionalità) per la costituzione di un gruppo parlamentare. Anche l’Ukip avrebbe quindi rischiato di ritrovarsi tra i non inscritti.

(foto copertina via Twitter )

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