Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso è indagato per corruzione

16/02/2017 di Redazione

Luciano D’Alfonso indagato per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Il presidente della Regione Abruzzo risulta indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila su appalti.

LUCIANO D’ALFONSO INDAGATO, COINVOLTI ANCHE FUNZIONARI E IMPRENDITORI

Secondo quanto si è appreso, il governatore Luciano D’Alfonso è coinvolto nell’inchiesta insieme a un’altra quindicina di persone tra funzionari e imprenditori. Sono state effettuate perquisizioni anche domiciliari in diverse città d’Abruzzo, dopo quello di stamattina negli uffici regionali di palazzo Silone. Oltre che dai Carabinieri, l’indagine è portata avanti anche dalla Polizia di Stato.

 

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LUCIANO D’ALFONSO INDAGATO, BLITZ IN REGIONE E SEQUESTRO DOCUMENTI

La notizia che l’indagine coinvolge direttamente anche il governatore abruzzese Luciano D’Alfonso arriva poche ore un blitz dei carabinieri in Regione (a palazzo Silone all’Aquila, sede della Giunta regionale). Nel blitz sono stati sequestrati documenti relativo alla gara per l’affidamento della ricostruzione di palazzo Centi, sede della presidenza nel centro storico del capoluogo resa inagibile dal terremoto del 6 aprile 2009. I carabinieri (oltre 20 militari impegnati) per la perquisizione hanno occupato l’intero settore Patrimonio. Dopo un lunghissimo iter, nei mesi scorsi la gara per l’appalto pubblico da 13 milioni di euro è stata aggiudicata alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia. All’appalto, contraddistinto da molte lungaggini, hanno preso parte 29 grandi imprese edili, è stato poi aggiudicato alla ditta Edil Costruzioni Generali Srl di Isernia con un ribasso del 35,017%. Nei giorni scorsi l’amministrazione aveva dato l’ok alla congruità degli atti di gara, compreso il ribasso stesso.

Dopo il sequestro dei documenti sulla gara da 13 milioni di euro il presidente Luciano D’Alfonso in una nota ha affermato: «Mi dichiaro totalmente estraneo alle vicende e auspico una loro rapidissima definizione». Ha spiegato il governatore abruzzese: «Questa mattina sono stati comunicati atti di proroga di indagini penali che vanno avanti dal novembre 2015 con rinnovi semestrali. Gli argomenti per i quali sono state individuate ipotesi di reato sono: il cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L’Aquila; un intervento non ancora precisato riguardante la città di Penne; interventi – al momento solo quantificati e ipotizzati come priorità a seguito di legittime pressioni e denunce dei cittadini – di rigenerazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle case popolari in via Caduti per servizio e in via Salara Vecchia a Pescara».

LUCIANO D’ALFONSO INDAGATO: «HO PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA»

Poi su Facebook, nel pomeriggio, Luciano D’Alfonso ha aggiunto: «Questa mattina ho appreso che è in corso una verifica del mio operato da parte della Procura della Repubblica di L’Aquila per tre distinte vicende. Ritengo che la mia posizione sia assolutamente estranea a qualsivoglia fattispecie di reato e auspico un espletamento rapidissimo di ogni indagine. Ho fiducia nell’operato della magistratura così come ne avevo in passato, quando è stata sempre accertata la liceità delle mie condotte amministrative».

(Foto da archivio Ansa)

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