Esplosione palazzina Milano. Giuseppe Pellicanò confessa: «Sono stato io, ho svitato il tubo del gas»

04/07/2016 di Redazione

«Ho preso la pinza e ho svitato il tubo del gas in cucina». Giuseppe Pellicanò, fermato venerdì scorso per l’esplosione della palazzina di via Brioschi a Milano in cui persero la vita tre persone (tra cui la sua compagna) ha confessato davanti al gip Giusi Barbara.

LEGGI ANCHE: Carlotta Benusiglio, il giallo della stilista trovata impiccata ad un albero a Milano

GIUSEPPE PELLICANO’, GLI PSICOFARMACI E POI LE PINZE PER SVITARE IL TUBO

Ha provocato lui la deflagrazione, anche se ha spiegato di non aver avuto intenzione di uccidere né la sua compagna, Micaela Masella, dalla quale si stava separando, e neppure le due figlie. Il 51enne pubblicitario ha raccontato al giudice durante l’interrogatorio di convalida del fermo. La
sera prima della tragedia aveva preso degli psicofarmaci che gli avevano indotto uno stato confusionale. Poi, secondo quanto riporta, Pellicanò ha messo a letto le bambine di 7 e 11 anni, come faceva tutte e sere. L’uomo è andato a dormire e una volta svegliatosi ricorda solo tutto per piccole immagini: la pinza, il tubo del gas e il risveglio in ospedale. «Non ho realizzato quello che poteva succedere, non volevo fare del male alle mie bambine», ha aggiunto. Ora la rabbia per la separazione dalla compagna, che aveva un nuovo legame sentimentale, potrebbe esser il movente del gesto che ha provocato la morte di una coppia di giovani maceratesi che vivevano nello stesso palazzo e quella della moglie di Pellicanò, Micaela Masella. Le loro due piccole sono rimaste fortemente ustionate dalla esplosione che ha distrutto l’edificio.

(credits foto ANSA)

Share this article