L’agguato a fucilate a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi

18/05/2016 di Redazione

Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi in provincia di Messina, è scampato a un agguato la notte scorsa: Antoci stava viaggiando da una manifestazione a Cesarò quando è stato raggiunto da una serie di colpi di fucile. L’agguato è stato sventato dagli uomini della scorta di Antoci: gli attentatori si sono poi dati alla fuga, ma uno di loro sarebbe ferito.

giuseppe antoci parco dei nebrodi

L’AGGUATO A GIUSEPPE ANTOCI

I dettagli di quanto accaduto la notte scorsa ad Antoci sono riportati dal Corriere della Sera:

Martedì Antoci aveva presenziato a una manifestazione a Cesarò, nel Messinese, e dopo la mezzanotte con la scorta aveva deciso di far rientro nella propria abitazione che dista una sessantina di chilometri. Ad attenderlo, però, lungo la strada statale c’era un gruppo di fuoco che aveva piazzato grossi sassi lungo l’asfalto per costringere l’auto a fermarsi. Tutto si è svolto in pochi attimi. L’autista che rallenta e i malviventi che iniziano a sparare all’impazzata contro la vettura. A rovinare il disegno degli attentatori sono stati però i poliziotti che, a bordo di una seconda auto nella quale c’era anche il vice questore aggiunto Daniele Manganaro, stavano seguendo con discrezione l’auto blindata. Scesi dall’auto hanno ingaggiato un duro conflitto a fuoco.

 

GIUSEPPE ANTOCI DOPO L’AGGUATO: «NON MI FERMO»

Giuseppe Antoci è stato nominato presidente del Parco dei Nebrodi nel 2013: si tratta della più grande area protetta della Sicilia, a cavallo tra le provincie di Enna, Messina e Catania. Fin dall’inizio del suo mandato Antoci ha lottato contro le infiltrazioni mafiose nel Parco dei Nebrodi impegnandosi contro i pascoli abusivi, le macellazioni clandestine e le frodi organizzate allo scopo di ottenere finanziamenti europei. Già nei mesi scorsi Antoci era stati vittima di gravi atti intimidatori, atti che sono culminati con l’agguato di ieri notte. Antoci e la sua scorta stanno bene: «Sono vivo solo grazie alla prontezza dei miei angeli custodi – ha detto Giuseppe Antoci dopo essere stato accompagnato in ospedale per un controllo medico – Il mio impegno non si ferma e vado avanti».

(Photocredit copertina: ANSA)

 

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