Giulio Regeni, il video del colloquio «trappola» con il sindacalista Mohamed Abdallah

23/01/2017 di Redazione

Giulio Regeni ritratto in un video da Mohamed Abdallah. Una TV egiziana ha ripreso il dialogo, filmato di nascosto, tra il ricercatore italiano, che parla in arabo, e il capo del sindacato dei venditori ambulanti egiziani, che lo stava spiando per conto del ministero degli Interni.

VIDEO GIULIO REGENI, FILMATO-TRAPPOLA CON MOHAMED ABDALLAH

Il filmato trasmesso in un programma della TV egiziana Akhbar Misr, ripreso da al-Arabya, potrebbe essere una prova importante nella ricostruzione sull’omicidio di Giulio Regeni. Il video è stato realizzato da Mohamed Abdallah, il sindacalista egiziano che nelle settimane scorse ha ammesso di aver spiato Giulio Regeni per conto del ministero degli Interni del Cairo. Nel filmato Adballah parla con Regeni in arabo, e il ricercatore italiano respinge le sue continue richieste di soldi per curare una malattia di un familiare. Una probabile trappola. Per ora la famiglia del ricercatore italiano ha preferito declinare ogni commento sul filmato.

 

 

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VIDEO GIULIO REGENI, COLLOQUIO CON IL SINDACALISTA CHE LO SPIAVA

Il video è stato realizzato il 6 gennaio, una ventina di giorni prima della scomparsa di Giulio Regeni. Nel filmato Mohamad Abdallah non è mai citato per nome, ma si sente mentre dialogo con il ricercato italiano, che gli nega i soldi visto che l’istituzione per cui sta svolgendo il suo lavoro non permetterebbe simili finanziamenti. Il video è considerato molto rilevante dagli inquirenti italiani, perché prova le bugie raccontate dalle autorità egiziane. Secondo la loro ricostruzione Adballah aveva denunciato Regeni il 7 gennaio, ma il filmato mostra contatti precedenti. Il tipo di filmato sembra esser stato realizzato con una microcamera in dotazione alle forze dell’ordine.

Gli inquirenti ed investigatori italiani hanno accertato che il capo del sindacato degli ambulanti ha denunciato Regeni alla polizia prima del 6 gennaio, dunque prima del colloquio filmato, e non il 7 gennaio come indicato in un primo momento dai magistrati egiziani ai colleghi romani. Forse i magistrati egiziani hanno indicato quella data agli italiani perché tratti in inganno dalla stessa polizia. Dopo la denuncia di Abdallah la polizia si sarebbe d’accordo col sindacalista per girare il video.

(Foto di copertina: screenshot da Youtube)

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