Giulio Regeni, la madre: «L’ho potuto riconoscere solo dalla punta del naso» | VIDEO

29/03/2016 di Redazione

A Palazzo Madama Paola e Claudio Regeni, i genitori del giovane Giulio Regeni, ricercatore ucciso al Cairo, hanno tenuto una conferenza stampa. Sono ancora tante le domande che si pone la mamma del ragazzo sulla morte del giovane, ancora senza una spiegazione plausibile. «Non era una spia, non era un giornalista. Era un ragazzo che studiava. Un ragazzo che con la sua apertura al mondo, era un ragazzo del futuro». «Continuerò a dire sempre ‘verità per Giulio’ – ha aggiunto Paola – Il 5 aprile aspettiamo che arrivino gli egiziani. Ma mi domando: cosa porteranno?». «Non avete idea del male che c’era su quel viso, che gli avevano fatto», ha aggiunto spiegando che l’unica cosa che ha potuto riconoscere di suo figlio nel corpo dalle torture, all’obitorio di Roma, è stato «la punta del suo naso». Una immagine di dolore. «Ho una foto di Giulio, prima della partenza, mi disse “Dai mamma scattami una foto”. Non la darò a nessuno».

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Giulio Regeni, i genitori al Senato: «Torture così non le vedevamo dal nazi-fascismo»

La madre di Giulio Regeni ha poi detto davanti ai giornalisti: «Ho pianto pochissimo. Ho il blocco del pianto. Ho sempre pianto tanto, anche in macchina per una canzone romantica di cui forse non conoscevo le parole. Mi sono commossa per i disegni di un bambino. Ma da mamma in questa situazione ho pianto pochissimo. Ho un blocco totale che sbloccherò quando capirò cosa è successo a mio figlio». E infine: «Non è giusto che sia successo questo. A nessuno. Io non lo augurerei alla peggiore persone che esiste al mondo».

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