Giubileo: gli hotel religiosi evadono ancora l’Imu

Papa Francesco aveva chiesto di pagare le tasse, ma evidentemente questa specifica richiesta non faceva dottrina, sicché gli hotel-conventi religiosi, in prima linea per il Giubileo, hanno deciso di non seguirla. E all’appello del comune mancano 19 milioni di euro. Ne parla il Messaggero

IMU ED EVASIONE

Solo 150mila euro sono entrati in cassa dopo l’appello di Papa Francesco: «Un convento religioso è esentato dalle imposte, però se lavora come un albergo paghi le tasse, altrimenti l’impresa non è molto sana»

Giubileo o non Giubileo, le tasse non si pagano anche se a chiederlo è il Papa. Così sembrerebbe a giudicare dal contenzioso per il mancato pagamento di Imu e Tasi. Una lite extraterritoriale tra i conventi-hotel – in prima linea in vista dell’arrivo dei pellegrini per l’Anno Santo – e il Comune di Roma. Prima dell’appello di Papa Francesco la somma evasa era lievitata intorno a 19 milioni di euro. Ora, dopo l’appello, è scesa di 150 mila euro. Meno del 1%. Un’elemosina, verrebbe da dire.

Insomma, un braccio di ferro fra le strutture religiose e il comune

Così che ora all’Agenzia delle entrate capitolina i conti non tornano. Qualcuno si è messo in regola o lo sta facendo dopo aver rateizzato i sospesi. Ad esempio i Frati Trappisti delle Tre Fontane. Lo hanno fatto al prezzo di grandi sacrifici, si sono reinvitati una attività, producono un’ottima birra artigianale. A Roma le strutture ricettive censite dal Comune sono 297. Il 62% non è in regola con l’Imu, il 42% non ha pagato la Tasi, Si evade anche la tassa per i rifiuti.

Il pasticciaccio nasce da un insieme di norme, poi sovrascritte dall’Unione Europea e da alcune modifiche che in sostanza hanno reso la situazione sempre più ingarbugliata. Anche se spesse volte si parla di strutture al livello di hotel a 5 stelle. Hotel che però, forse per la legge del contrappasso, in questi giorni nonostante il giubileo non stanno certo registrando un pienone

In questi giorni era previsto il pienone. Poi c’è stato il dietrofront. «Una stanza per l’8 dicembre? Se vuole possiamo trovargliela anche con affaccio sui Musei Vaticani», ci sentiamo rispondere da un operatore della struttura San Giuseppe della Montagnola. Siamo in viale Vaticano. Il prezzo di una tripla è di 100 euro. La Porta Santa si apre una volta ogni 25 anni, eccezionalmente per il Giubileo straordinario della Misericordia si aprirà martedì prossimo. Era previsto un boom. Se non siamo al flop ci manca poco: dal tutto esaurito annunciato siamo passati alla disponibilità pressoché illimitata. Le prenotazioni dei pellegrini stavano arrivando da ogni angolo del globo. Poi c’è stata la strage di Parigi e tutto è cambiato.

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